Scoperti due sticheri inediti in onore di San’Agazio, patrono di Squillace dal prof Lorenzo Viscido

Due sticheri inediti in onore di San’Agazio, patrono di Squillace. Li ha scovati il professore Lorenzo Viscido, studioso squillacese che vive negli Usa, noto per i suoi studi sulla Calabria medievale e su Cassiodoro. Gli sticheri sono composizioni poetico-musicali intercalate da versetti salmodici e canti biblici.
Quelli sul santo, martire di Bisanzio, eletto patrono di Squillace e compatrono dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, si conservano in un manoscritto risalente all’XI secolo, un codice membranaceo contenente sticheri per le feste fisse dell’anno ecclesiastico.
Sulla figura di S. Agazio, Viscido ha dedicato due libri e approfonditi studi e interessanti articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste nazionali e straniere, oltre alla traduzione dal greco del “Martyrion”.
Viscido è stato per alcuni anni ricercatore nel dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Salerno e nel Dipartimento di Filologia classica dell’Università della Calabria. Dopo aver insegnato nei licei italiani, si è trasferito con la famiglia negli Usa, dove ha svolto attività didattica sia nel liceo scientifico “Scuola d’Italia” di New York, sia nell’Università di Danbury (Connecticut). Si è distinto come poeta latino nei certami vaticani del 1983, 1985 e 1986, riscuotendovi “publicae laudes” e la medaglia d’oro.
Come poeta latino si è anche distinto nel certame catulliano del 1984, in cui ha ottenuto la medaglia d’argento. E’ pure filologo e i suoi interessi di studio sono stati finora rivolti a S. Girolamo, S. Agostino, Clemente Alessandrino, Cassiodoro Senatore, Paolo Diacono e all’innografia bizantina.
Dei due sticheri rinvenuti nell’antico codice da Viscido, pubblicati sull’ultimo numero di “Analecta Bollandiana”, finora erano noti solo i rispettivi primi versi, perché segnalati in alcuni repertori.

Salvatore Taverniti 

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