Città solidale onlus ha presentato un nuovo progetto ” Sunrise” rivolto ai minorenni vittime di abusi

Si chiama “Sunrise” e punta a far “risorgere” quei minorenni che sono vittime di abusi o maltrattamenti. 
E’ il progetto presentato, a Squillace, dalla Fondazione “Città Solidale Onlus” e che sarà realizzato nella struttura squillacese messa a disposizione dall’arcivescovo metropolita mons. Vincenzo Bertolone. 
La conferenza di presentazione dell’iniziativa, che sarà realizzata con il contributo del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che avrà la durata da un anno a 18 mesi, è stata tenuta da padre Piero Puglisi, presidente della Fondazione, dalla psicologa Antonella Bongarzone e dal coordinatore della struttura Domenico Mardente. 
Il centro aperto a Squillace accoglierà fino a dieci minori, di ambo i sessi, italiani e stranieri, vittime o presunte tali di maltrattamento, abuso e sfruttamento sessuale, prostituzione minorile o tratta di esseri umani.
Il progetto prevede un servizio di pronta accoglienza, attivo 24 ore su 24, l’intervento educativo, l’attivazione di uno “spazio neutro” (luogo d’incontro in cui aiutare a ricostruire la relazione tra minore e genitori), prestazioni di natura socio-assistenziale educativa, uno sportello di consulenza e di sostegno psicologico, percorsi di educazione alla genitorialità, momenti di formazione e informazione con incontri nelle scuole, nelle parrocchie e nei centri aggregativi.
 Sarà attivo, inoltre, il numero verde 800-914313, per chi volesse fornire segnalazioni di situazioni di violenza a danno di minori. Le varie attività vengono svolte da un’équipe specializzata di assistenza sociali, psicologi, educatori e operatori sociali. 
Padre Puglisi ha inteso ringraziare, per la collaborazione all’iniziativa, il sindaco di Squillace Guido Rhodio e l’arcivescovo mons. Bertolone, augurandosi di poter avviare al più presto un secondo modulo, che prevede l’accoglienza di dodici persone adulte in stato di bisogno. 

Salvatore Taverniti

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