L’ARCIVESCOVO MONS. VINCENZO BERTOLONE HA CELEBRATO LA MESSA LA NOTTE DI NATALE

«Quella della notte santa è la buona notizia. A noi il compito di non cancellarla.
Occorre interiorizzare il messaggio che giunge dal Natale».
Così ha esordito l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, nell’omelia durante la santa messa da lui presieduta nella cattedrale di Squillace la notte di Natale.
Il presule, presenti il sindaco Guido Rhodio e altre autorità locali, ha poi benedetto il bambinello Gesù nel presepe allestito in cattedrale.
«Ecco – ha affermato mons. Bertolone – il paradosso del Natale e della fede cristiana: il debole bambino che giace nella mangiatoia è il salvatore del mondo. L’incarnazione del Verbo cambia la nostra condizione umana, offrendoci di vedere la sua gloria e di capire quale sia il volto del mistero di Dio, grazia, amore, benevolenza.
La paura di quel mistero finisce poiché il Verbo, facendosi carne, ha reso manifesto che Dio è amore».
La concelebrazione eucaristica del giorno di Natale, nella cattedrale di Squillace, è stata presieduta dall’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani, il quale, nell’omelia, ha ricordato gli ultimi e gli esclusi.
Il 6 gennaio, intanto, durante la cerimonia religiosa dell’Epifania, si rinnoverà la tradizione del presepe vivente, con l’arrivo dei Re Magi in splendidi costumi orientali, a cura della Pro loco.

Carmela Commodaro

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