Una tartaruga priva di vita ritrovata sulla spiaggia di Squillace

Una tartaruga marina spiaggiata, priva di vita, è stata ritrovata sul litorale di Squillace. La segnalazione è arrivata da una persona che stava facendo una passeggiata sulla spiaggia nei pressi della foce del torrente Alessi, che funge da confine tra i territori di Copanello di Stalettì e Squillace.
La tartaruga, un piccolo esemplare probabilmente del tipo “caretta caretta”, presentava delle ferite ed era priva di parte del carapace. L’animale, lungo circa 80 centimetri, sarebbe morto perché probabilmente rimasto impigliato in qualche rete da pesca oppure per le ferite provocate dall’elica di un’imbarcazione a motore o dai morsi di qualche grosso pesce.
La presenza della carcassa è stata segnalata alla Guardia costiera della Capitaneria di Porto, che ha attivato le procedure per il recupero della carcassa.
A qualche centinaio di metri dal rinvenimento, la scorsa estate era stato ritrovato un nido di tartaruga “caretta caretta”, che i volontari del network “WWF tartarughe marine” poi hanno recintato e salvaguardato, installando anche dei cartelli per la sua tutela. La tartaruga “caretta caretta” è una specie importante nell’ecologia del Mediterraneo ed è tutelata da direttive europee.
Ma le tartarughe in genere sono seriamente minacciate dalle attività umane, in quanto sono sensibili a al disturbo del turismo nelle aree di riproduzione, all’inquinamento, in particolare della plastica, e soffrono della pesca accidentale. Si stima che ogni anno circa 150 mila tartarughe marine finiscano catturate accidentalmente dagli attrezzi da pesca nel Mediterraneo e che di queste oltre 40.000 muoiano. 
Il luogo del ritrovamento del nido, su cui qualche anno fa sorgeva il “Lido del Golfo”, peraltro, fa parte della zona Sic (sito di interesse comunitario) “Oasi di Scolacium”, della Rete “Natura 2000” della provincia di Catanzaro.
Il sito, che avrebbe bisogno di una maggiore tutela ambientale, è nato per garantire la presenza in condizioni ottimali degli habitat e delle specie protette.
Già oasi del WWF, il sito rappresenta un’area di particolare rilevanza faunistica e botanica. 
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 2 aprile 2022)

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