Tre nuovi progetti di servizio civile partiranno nel 2023 a Squillace grazie al Centro Studi Futura

Tre nuovi progetti di servizio civile partiranno nel 2023 a Squillace grazie al Centro Studi Futura, uno dei principali enti accreditati per il servizio civile nel meridione d’Italia. Ben diciotto i giovani che potranno partecipare al nuovo bando e potranno così essere impiegati per un anno in una serie di importanti attività utili alla comunità locale.
In particolare, i progetti di servizio civile universale finanziati riguardano l’assistenza e la prevenzione delle dipendenze come contrasto al disagio giovanile; la biblioteca come luogo resiliente della comunità, presidio di inclusione; l’assistenza e la prevenzione come contrasto al disagio adulto, per sei posti ciascuno. La domanda di partecipazione deve essere presentata entro il 10 febbraio prossimo.
I giovani aspiranti, d’età compresa fra 18 e 28 anni, dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso il sito “domandaonline.serviziocivile.it” dove, attraverso un semplice sistema di ricerca, è possibile selezionare il progetto per il quale candidarsi.
Le attività avranno la durata di dodici mesi, con un compenso di poco più di 440 euro mensili, generando un indotto di circa 100 mila euro che a cascata avrà ricadute positive su tutta la comunità locale. Il responsabile del Centro Studi Futura di Squillace Enzo Zofrea sostiene che «i giovani hanno diritto di realizzare i loro sogni, vanno motivati a restare, offrendo loro opportunità concrete di formazione e lavoro e nuove forme di studio, svago, sport.
Occorrono fatti se non si vuol fare di Squillace una città spettrale. Il nostro impegno non è certo la soluzione definitiva, ma una piccola cosa, una goccia nell’oceano». «Un anno di servizio civile – sottolinea Zofrea – in molti casi significa offrire un anno in più ad un giovane per individuare la propria strada per non dovere abbandonare la Calabria ed al tempo stesso fungere da sostegno al welfare della propria comunità, specialmente nei piccoli comuni che rappresentano la spina dorsale della nostra regione».

Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 28 dicembre 2022)

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