Il premio “Cora randa”a Maria Mirarchi e a Massimo Gagliardi

“Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, possono dimenticare ciò che hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatto sentire”.
E’ questo il riconoscimento per quelle persone che nella vita quotidiana si prodigano per dare una mano agli altri senza pretendere nulla in cambio. E’ il premio “Cora randa” (cioè “cuore grande”), giunto alla quarta edizione, istituito dall’associazione “Bibbidi Bobbidi Boo” di Squillace e curato da Seby Spanò.
Durante l’anno viene chiesto agli abitanti del luogo di dare la propria opinione su chi, secondo loro, potrebbe meritare questo ideale “grazie”; il maggior numero di citazioni va a stabilire il più meritevole.
Quest’anno il premio, una targa del maestro orafo Luigi Mungo, è andato a Maria Mirarchi e a Massimo Gagliardi; un premio speciale è stato consegnato al parroco mons. Giuseppe Megna.
La cerimonia si è svolta nel corso di uno spettacolo di animazione per bambini, dopo un incontro con la logopedista Stefania Chiaravalloti sul linguaggio del bambino.
L’associazione “Bibbidi Bobbidi Boo” svolge una meritoria opera di volontariato per bambini. Durante la serata, emozionante è stato l’omaggio a sorpresa (un mazzo di fiori) consegnato da Pino Panaia, da semplice cittadino squillacese, a Seby Spanò, il quale, nella tragica alluvione del camping “Le Giare”, nel 2000, riuscì a salvare sei persone mettendo a rischio la propria vita.

Salvatore Taverniti

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