Muore mentre raccoglie lumache presso la località san Fantino

Un uomo è stato trovato morto giorno 8 settembre  in una zona di campagna alla periferia di Squillace. Si chiamava Giovanni Bellisario, di 54 anni, celibe, di Amaroni. Era uscito di buon mattino di casa, dove viveva con l’anziana madre, per andare in cerca di lumache nei prati di località “San Fantino”, una delle zone più frequentate dai cercatori del prelibato mollusco di terra. La causa del decesso è naturale, dal momento che Bellisario era cardiopatico.
A scoprire il cadavere nella tarda mattinata, riverso a terra, è stato un parente dell’uomo, inviato sul posto dalla madre di Bellisario preoccupata perché non l’aveva visto rientrare per l’ora di pranzo. Anche se la zona circostante era affollata di cercatori di lumache, Bellisario si era recato da solo in quel terreno, lasciando la sua automobile, una Fiat Panda, sul ciglio della vicina strada provinciale. Per i rilievi di legge, sul posto si sono recati i carabinieri della Compagnia di Girifalco e della Stazione di Squillace, guidati rispettivamente dai luogotenenti Pasquale Mendicino e Antonio De Nardo, con il maresciallo Raffaele Mosca.
Per vagliare l’aspetto medico-legale è stata fatta intervenire la dottoressa Isabella Aquila, la quale ha stabilito che Bellisario è morto dopo essere stato colto da un arresto cardiocircolatorio. La rimozione del cadavere, consegnato direttamente ai familiari, è stata poi autorizzata dal Pm della Procura della Repubblica di Catanzaro, Alessandro Prontera, che ha coordinato gli interventi.

Salvatore Taverniti

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