Missione umanitaria in Guatemala per il dottor Massimiliano Gagliardi

«L’esperienza professionale missionaria che ho appena concluso in Guatemala è stata davvero sorprendente. La missione è stata tra le più gratificanti». Il dottor Massimiliano Gagliardi,  odontoiatra di Squillace, descrive così la sua esperienza svolta nel Paese centramericano dal 28 luglio al 22 agosto scorsi. Un intervento umanitario di iniziativa dell’associazione “Sulla Strada Onlus”, che in Guatemala ha in atto alcuni progetti per garantire il diritto all’istruzione ai bambini lavoratori, per contrastare la piaga della malnutrizione infantile e per garantire il diritto alla salute alla popolazione.
Con altre volontarie italiane che avevano il compito di insegnare l’italiano ai bambini della scuola gestita dalla Onlus, Gagliardi ha potuto dare assistenza odontoiatrica alla popolazione locale mettendo la sua competenza e professionalità a disposizione delle persone, sia bambini che adulti, che si recavano giornalmente all’ambulatorio dentistico. «Sono riuscito a prestare assistenza – racconta – ad oltre trecento pazienti, ognuno dei quali con  diverse problematiche odontoiatriche. Con loro si è instaurata, sin da subito, una grande intesa, anche a livello umano.
La loro riconoscenza nei miei confronti trapelava dagli sguardi, soprattutto delle persone anziane e dei bambini. Grande riconoscenza mi è stata dimostrata anche dai componenti dell’organizzazione “Sulla Strada”, i quali, in occasione della festa di saluto, svoltasi dinanzi a tutti i bambini della missione e alle loro insegnanti, hanno espresso commoventi parole di ammirazione e gratitudine nei miei confronti invitandomi a voler tornare nuovamente in mezzo a loro. Ringrazio anche l’Andi (associazione nazionale dentisti italiani), della quale faccio parte, che mi ha dato la possibilità di vivere questa esperienza e, quindi, di prestare la mia opera professionale in questa terra bisognosa di aiuto». Gagliardi è rimasto colpito dalla cultura e dalle tradizioni locali.
«Grande meraviglia – afferma – ha suscitato in me la cultura della popolazione Maya. Un popolo ricco di tradizioni legato visceralmente alla propria terra, alla propria famiglia, con un forte sentimento religioso e che ancora oggi riesce a non farsi intaccare dalla società moderna. Inutile decantare la bellezza dei luoghi e dei monumenti presenti in Guatemala, che lasciano intuire il grande senso artistico di questa popolazione».

Salvatore Taverniti

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