Il gruppo di minoranza interroga il sindaco sulla potabilità dell’acqua che perdura da diversi giorni

Due pressanti problematiche, come l’acqua potabile e le scuole, costituiscono l’oggetto di tre interrogazioni che i capigruppo di “Riviviamo Squillace” e “Aria Nuova”, Franco Scicchitano e Ruggero Mauro, all’opposizione nel consiglio comunale, rivolgono al sindaco di Squillace.
Nella prima chiedono al primo cittadino di sapere quali interventi intende adottare per rimuovere i problemi legati alla presenza diffusa di ratti nei locali delle scuole di via Damiano Assanti e di conoscere i motivi per cui non è stato ancora ripristinato il servizio scuolabus. «Abbiamo ricevuto – osservano – numerose segnalazioni da parte di cittadini sulla presenza di escrementi di ratti, specie nei locali della scuola dell’infanzia, della primaria e della mensa scolastica». Gli stessi capigruppo di minoranza, in un’altra interrogazione, chiedono di conoscere quali interventi si intende adottare presso gli enti preposti per evitare la chiusura del liceo artistico di Squillace.
«Dai dati acquisiti – sottolineano – risulta che per l’anno scolastico 2015-2016 non si registrano iscrizioni alla prima classe del liceo artistico squillacese: il che comporterà, negli anni successivi, la soppressione del liceo di Squillace. Pure negli anni passati sussistevano tali difficoltà, ma sono state superate anche per l’impegno dell’amministrazione comunale e dei dirigenti scolastici. La mancata iscrizione è essenzialmente dovuta alla carenza di mezzi di trasporto pubblico che da Squillace Lido arrivano, in orario scolastico, a Squillace centro, problema rilevato dagli stessi alunni e dai loro genitori nel corso dell’orientamento svolto dai docenti nelle classi delle scuole medie della provincia di Catanzaro.
Amministratori dei comuni vicini, tra l’altro, hanno dato la loro disponibilità a fornire i locali per un eventuale trasferimento del liceo artistico in un territorio più facilmente raggiungibile dagli studenti con i mezzi pubblici». Una terza interrogazione riguarda la potabilità dell’acqua nel centro storico.
«Con ordinanza del 22 gennaio – spiegano – il sindaco ha fatto divieto di usare l’acqua a scopi potabili. Sono trascorsi una ventina di giorni e ancora l’ordinanza non è stata revocata. Numerosi cittadini hanno segnalato problemi di salute intervenuti dopo l’ordinanza.
A tutt’oggi non è dato sapere se la non potabilità è dovuta a problemi di inquinamento chimico o batteriologico, in quanto le autorità preposte a tale controllo non hanno effettuato gli esami previsti». Scicchitano e Mauro chiedono al sindaco di conoscere quali atti intende adottare per riportare alla normalità i parametri di potabilità dell’acqua e rassicurare i cittadini sulla non sussistenza di problemi per la salute.

Salvatore Taverniti

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