Gli operatori ecologici, ancora senza stipendio da maggio, si appellano al prefetto ed al parroco

Operatori ecologici di nuovo sul piede di guerra, a Squillace. Sono dieci lavoratori che dal mese di maggio non percepiscono lo stipendio, pur prestando regolarmente la loro attività. Martedì scorso hanno adottato una nuova singolare protesta: la realizzazione di un “giornale parlato” in piazza, come accadeva in passato con i partiti politici.
Accompagnati dal referente della Fp-Cgil Giovanni Montesano, i netturbini, durante l’iniziativa pubblica, hanno reso noto di avere richiesto al Comune di Squillace l’attivazione dell’art 5 (Dpr 207/2010), cioè l’intervento sostitutivo dell’amministrazione in caso di inadempienza retributiva da parte della ditta.
«A tutt’oggi – è stato sottolineato –  non abbiamo ottenuto nulla, nonostante le rassicurazioni del sindaco. Ci dicono che occorrono almeno 60 giorni perché si realizzi la procedura, mentre noi sappiamo che solitamente si chiude in 15 giorni. Poi ci chiedono sempre nuova documentazione. Ne usciremo?». Montesano ha poi informato che il segretario generale della Fp-Cgil Bruno Talarico ha scritto al Comune di Squillace e alla ditta “Ecoservizi”, che fino al 31 agosto ha gestito il servizio di raccolta dei rifiuti, sollecitandoli a venire incontro alle richieste dei lavoratori.
Talarico ha preannunciato anche che la situazione attuale sarà portata a conoscenza del Prefetto di Catanzaro e dell’Autorità Anticorruzione «per l’espletamento di tutti i controlli necessari anche in ordine al mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori sui quali l’ente committente non può non esercitare un’effettiva vigilanza o controllo anche sostituendosi nei pagamenti.
L’azienda non può rifiutarsi di inviare le buste paga dei lavoratori che hanno attivato la procedura ex art. 5, opponendo alla richiesta dell’amministrazione i mancati pagamenti di fatture da parte dello stesso comune». Dal canto loro, gli operatori ecologici, in mancanza di riscontri, si sono detti pronti ad adottare ogni utile e civile iniziativa di lotta e di protesta.
«Nel frattempo – hanno affermato – invocando la benedizione divina, abbiamo chiesto ai parroci di Squillace di celebrare una messa a noi dedicata, che sarà officiata alla fine di questa settimana».
Sindacalisti e lavoratori, infine, auspicano di instaurare un rapporto proficuo con la nuova azienda di gestione della raccolta dei rifiuti, sempre ai fini del mantenimento dei livelli occupazionali e contrattuali.

Salvatore Taverniti

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