Corso formativo per animatori sportivi promosso dal CSI

l CSI (Centro sportivo italiano) prosegue la sua attività di educazione attraverso lo sport. Attività  organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio mandato educativo.
Momenti di educazione, ma anche di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo, nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, per conoscere se stessi ed i propri limiti, in modo da provare a superarli con la consapevolezza che tutto deve avvenire divertendosi.
In questa ottica nei giorni scorsi è stato avviato il corso formativo per animatori sportivi che a livello regionale coinvolge circa 500 tra istruttori, professori Isef, allenatori, atleti, studenti e catechisti di tutta la Calabria.
Il primo step del progetto “Play Catanzaro”, coordinato dal presidente provinciale CSI, frate Franco Lio, ha avuto luogo a Squillace Lido.
Prima puntata alla piscina provinciale del centro sportivo “Cassiodoro”, dove i partecipanti hanno seguito lezioni sulle modalità di organizzazione dell’animazione sportiva. Poi tutti al “Copa Bay Surf Asd”, in prossimità della fine del lungomare di Squillace verso Copanello, alla scoperta degli sport acquatici come surf e canoa.
Il tirocinio, al termine del quale i partecipanti conseguiranno l’attestato di animatore sportivo riconosciuto dal Coni, proseguirà nei prossimi mesi con altre attività sportive, tra cui basket, volley, calcio, ciclismo e danza sportiva. «Viviamo un periodo di paura e di sfilacciamento – osserva frate Lio – a causa dell’emergenza sanitaria, ma lo sport riesce ad essere sempre una reale occasione di crescita personale e di miglioramento della qualità della vita.
Chi prepara, facilita, allena, si riconosce dalle impronte che lascia nel suo operare tra i ragazzi e i giovani. Da sportivi, come CSI, regaliamo alla nostra bella Calabria i colori, i sapori e le impronte della generosità che semina cultura e rigenera la nostra società».
Il CSI crede in una libera esperienza sportivo associativa, fondata sui valori della persona e della partecipazione comunitaria. «Lo sport per noi – conclude frate Lio – è anzitutto gioco, educazione alla vita, benessere per il singolo e per la collettività».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)

Lascia un commento