Ancora forti critiche al sindaco Muccari da parte dell’ex consigliere di maggioranza Enzo Lioi

Prosegue la diatriba tra il consigliere di minoranza Enzo Lioi e il sindaco di Squillace Pasquale Muccari. Dopo essere stato oggetto di numerosi rilievi da parte del primo cittadino, il consigliere Lioi ha inviato a Muccari una missiva, mettendo in evidenza di essere «la stessa persona che lo scorso anno era candidata nella sua lista, contribuendo in modo determinante a farla eleggere sindaco». Lioi, dunque, chiede:
«Se in precedenza avevo amministrato in modo fallimentare, come mai mi ha candidato nella sua lista? Perché, pur essendo risultato terzo eletto della lista, con una manovra di palazzo mi ha estromesso dalla gestione della cosa pubblica». Per il consigliere dell’opposizione, «negli ultimi anni a Squillace sono stati investiti 20 milioni di euro per opere pubbliche e per la messa in sicurezza del nostro territorio; i cittadini hanno goduto di una pressione fiscale comunale ai minimi storici e d hanno avuto garantiti i servizi essenziali.
Da quando, invece, si è insediato Muccari, i concittadini hanno potuto toccare con mano aumenti Imu, Tasi, acqua, Tari, Tosap e il fallimentare progetto sui rifiuti solidi urbani che ha portato il costo del servizio da 200 mila a 600 mila euro, facendo raddoppiare la tassa rifiuti.
Il servizio è nettamente peggiorato tanto da far cadere la nostra città nell’emergenza ambientale». Soffermandosi sulla crisi finanziaria in cui versa l’ente, Lioi si appella ai dati ufficiali che renderà il commissario straordinario della liquidazione, «così poi il sindaco si accorgerà che il debito è di molto inferiore a quello che va sbandierando».
Poi il fuoco di fila delle domande:
«Se i bilanci passati erano fasulli, perché Muccari, da consigliere di minoranza, li ha votati insieme al riequilibrio? Da consigliere di minoranza, si batteva perché le pretese finanziarie di Sorical venissero pagate, mentre la giunta Rhodio poi ottenne uno sconto di 300 mila euro».
Lioi parla anche delle vicende legate alle energie alternative, alla vigilanza su due lottizzazioni a Squillace Lido, alla vertenza “Italcantieri” e alla mancata riattivazione dell’ufficio del giudice di pace, addossando colpe anche a Muccari. «Perché – conclude – scaricare sugli altri responsabilità pure sue, dopo mezzo secolo di attività politica e amministrativa?».

Salvatore Taverniti

9 commenti

  1. Desidero esprimere la mia stima al dott. Muccari che conosco solo attraverso questo blog, ma che mi fa l’impressione di persona seria e dedita a risolvere con realismo ed equilibrio problemi che tanti prima di lui hanno negato.

    Dal mio cantuccio nell’Italia del nord non sono addentro alle segrete cose dell’amministrazione comunale di Squillace. Ma so, dalle mie visite in questi ultimi vent’anni, che i rifiuti si accumulavano ben prima del dott. Muccari. Ed ho ben presenti persone di Squillace e dintorni, con le quali interloquii a proposito di Cassiodoro e dei luoghi cassiodorei, di cui mi occupo da diversi anni; ad a questo proposito ho ben presenti la boria ed il provincialismo che inevitabilmente attecchiscono dov’è ignoranza e spirito di parte; ma soprattutto ho presenti le panzane fatte circolare ad arte a Squillace a proposito di Cassiodoro nella speranza di ingraziarsi qualche potentato locale o di racimolare qualche soldo di sovvenzioni.

    Peccato, perchè ci rimette la valorizzazione turistica della zona di Squillace (che è precisamente ciò che i signorotti locali, ligi ai poteri forti, non vogliono). E Cassiodoro potrebbe essere un forte punto di richiamo. Nelle prossime settimane consegnerò a due editori di levatura internazionale, rispettivamente Ashgate e Brepols, due saggi su Cassiodoro. Uno riguarda proprio la Squillace di Cassiodoro. Sono convinta che i due editori e rispettivi curatori non avrebbero accolto il mio lavoro se l’argomento dello stesso non fosse d’attualità e d’interesse. Ma è un interese che a Squillace non si vuole sfruttare. E poichè su questo blog qualcuno ha lamentato l’inerzia del comune di Squillace in fatto di promozione turistica, prometto che in due post successivi a questo – ma solo dopo che questo è stato pubblicato – farò due proposte turistiche concrete, a costo zero, s’intende, per una promozione turistica di Squillace, ed intenda chi vuole. Grazie ed a presto.

    Luciana Cuppo

  2. egregia signora luciana cuppo sono un consigliere comunale di squillace,se mi da un indirizzo e_mail le farò avere del materiale sull’operato del sindaco muccari in modo che cosi si possa fare una idea concreta su come “risolve” i problemi …aldilà delle “impressioni”….per il resto la boria può attecchire ovunque …anche tra cittadini e acculturati… e se ha prove di persone che hanno avuto contributi senza averne titolo lo faccia presente alle autorità competenti …buona serata … ruggero mauro …ps: a squillace c’era addirittura un centro di studi cassiodorei che la giunta guidata dal muccari ha fatto sloggiare ….

  3. consigliere mauro, mi sa dire cosa ha prodotto quel centro studi a squillace? sa quanti soldi sono arrivati con la giunta loiero? e sa quanti soldi sono stati spesi e come sono stati spesi? meritava veramente di rimanere? e nella gestione del sodalizio c’era effettivamente una democrazia interna? ricorda le parole di alfredo ruga in occasione dell’inaugurazione della casa delle culture? o ancora non era cosi’ tanto interessato alla cosa pubblica? e poi mi sa dire quali attività ha promosso in questi anni? il comune ha fatto bene a mandarli via… chi vuole operare a squillace deve produrre qualcosa!!! non solo parole… come qualche rappresentante politico e piu’ di qualche associazione…
    con i piu’ cari saluti.
    antonio

  4. egregio signor antonio..io non mi occupo di cultura e non so cosa abbia prodotto…mi informo e le faccio sapere …per il resto concordo con lei…chi vuole operare a squillace deve produrre qualcosa …per questo penso che l’attuale sindaco e la giunta debba andare via…non conosco ancora il Suo cognome… per una questione di par condicio mi piacerebbe sapere con chi sto parlano…a presto ..ruggero mauro

  5. Eccomi qui con due proposte che, e sono la prima a convenirne, sono molto affini alla scoperta dell’acqua calda; ma talvolta bisogna anche dire le cose più semplici, specie se nessun altro lo fa.
    Pensando all’inazione del Comune in fatto di promozione turistica lamentata su questo blog da Rifondazione Comunista, un mezzo di promozione molto facile può essere la partecipazione al concorso Wikilovesmonuments.wikimedia.it (seguire il link “Partecipa”), per la disseminazione in internet di foto di monumenti. Le foto migliori vengono premiate, ma a prescindere da eventuali premi l’importante è che tramite Wikipedia le foto dei monumenti di Squillace potrebbero raggiungere un pubblico ben più vasto di quello che frequenta normalmente i siti già esistenti. Occorre l’autorizzazione a pubblicare le foto da parte di chi di dovere; su Wikipedia c’è un modello d’autorizzazione, e tanto per non star sempre e solo a lamentarmi, se ciò può risparmiar tempo (poichè la scadenza del concorso è il 30 settembre p.v.), potrei trascrivere io in RTF il modello d’autorizzazione ed inviarlo alla persona che il Comune vorrà indicarmi; dopo le opportune correzioni o modifiche, il Comuna stampa il documento su carta intestata, ci mette il timbro e la firma della persona che dà l’autorizzazione, lo scansiona e lo invia in PDF a Wikipedia, con copia cartacea pure a Wikipedia. Se la cosa vi interessa, sarebbe un mezzo di promozione turistica a costo zero. Aggiungo che nella provincia di Catanzaro a tutt’oggi i soli partecipanti sono i comuni di Curinga, Gimigliano e Zagarise; sembra proprio che si voglia deliberatamente mantenere la Calabria al posto di fanalino di coda.

  6. Seconda proposta: questa è relativa al Parco fluviale sull’Alessi e mi scuserete se dico cose ovvie. Si tratta semplicemente di collegare i mulini recuperati e la zona circostante alla memoria storica di Cassiodoro, perchè, fra tutti i parti di fantasia sui luoghi cassiodorei generosamente ammannitici dall’Istituto Cassiodoro e spacciati per verità assolute, i mulini sull’Alessi sono una delle poche testimonianze incontrovertibili dell’attività del monastero Vivariense e ce lo dice Cassiodoro stesso in Institutiones 1.29.1 (mia traduzione di lavoro):

    “[Il fiume Pellena] scorre per voi governato ad arte, dovunque si ritenga necessario, bastevole per i vostri orti ed i mulini. Viene quando lo si desidera, e dopo aver soddisfatto i vostri desideri si allontana; così, come un servitore devoto al suo particolare servizio, non è sgradevolmente importuno nè può mancare quando lo si cerca.”

    Ovviamente i dieci mulini da ricuperare non sono quelli di Cassiodoro, ma l’ubicazione e le funzioni sono le stesse nella medesima zona fluviale. Questo si può far presente al pubblico in modo molto semplice, per esempio con apposita segnaletica o con targhe illustrative; ma va concordato con la ditta appaltatrice prima, non dopo l’inizio dei lavori, e dovrebbe esservi un’azione della giunta comunale in questo senso. Forse vorrete pensarci; anche i mulini sull’Alessi sono un luogo cassiodoreo, ed uno vero; quanto a me, se posso essere utile, sono disponibile, come volontaria naturalmente, perchè ha ragione il sig. Antonio: “Chi vuole operare a Squillace deve produrre qualcosa”.

  7. @sig. Ruggero Mauro, post dell’8 settembre alle 19:29:

    Grazie per l’offerta di informazioni sull’operato del sindaco Muccari, ma penso che tali informazioni riguardino molto più i cittadini di Squillace che non la sottoscritta, che vive a Treste e non vota a Squillace. Quindi, perchè non pubblicare tali informazioni su questo blog?

    Riguardo al centro di studi cassiodorei: se la Giunta comunale “lo ha fatto sloggiare”, ha fatto un’opera altamente meritoria, ed ecco perchè:
    (1) La Casa delle Culture è del Comune e viene usata per varie attività culturali. La casa del Comune dev’essere la casa di tutti, senza trattamenti preferenziali per chicchessia.
    (2) Dissociandosi fisicamente dall’Istituto, con cui non condivide più la sede, il Comune si è dissociato anche dalle attività dell’Istituto, ed è questo il punto maggiormente meritorio; perchè l’Istituto ha divulgato varie favole sui luoghi cassiodorei, ed ecco un saggio tratto da un documento del 2007 che potete trovare in rete, firmato dall’allora presidente dell’Istituto dott. Alfredo Ruga. Nel documento si parla di Montecastello (mai esistito), della casa di Cassiodoro (nome pittoresco ed indovinato, ma la casa non ha niente a che fare con Cassiodoro e tanto meno con l’essere la sua, sia pur presunta, abitazione), del Monastero Vivariense e di Montecastello (nessuno sa se i monasteri di Cassiodoro erano uno o due e comunque Montecastello è un’invenzione; il monastero veniva chiamato “castellense”, ma si trattava con tutta probabilità di un castello idraulico). Nel documento si parla poi di “studi tardo medievali” sulla casa di Cassiodoro (quali, di grazia?); insomma, la giunta comunale ha fatto benissimo a dissociarsi da questo guazzabuglio.

    Quanto all’inattività dell’Istituto rilevata dal sig. Antonio, avevo anch’io quell’impressione, ma non volevo dir niente perchè sto a Trieste e può essere che le notizie non giungano fin qui. Ma posso dire che nell’ultima mia visita diretta alla Casa delle Culture, nel novembre 2012 per il convegno su Cassiodoro voluto da mons. Bertolone, in cui ero relatrice, constatai che le attività dell’Istituto erano zero assoluto.

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  8. egregia signora Cuppo…su questo blog parte della mia azione amministrativa è riportata ma non è sufficiente per farsi una idea concreta e complessiva dell’operato di questo sindaco…per il resto presenterò una interrogazione sui motivi che hanno spinto la giunta comunale a far sloggiare il centro cassiodoreo… segua il presente blog e avrà modo di informarsi sul proseguio della vicenda.. ..cordiali saluti

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