Si è conclusa la festa di Sant’Agazio. Conferita la cittadinanza onoraria a Mons. Bertolone

L’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, ha presieduto il 7 maggio nella cattedrale di Squillace, la solenne concelebrazione in onore di Sant’Agazio, centurione e martire, patrono della città  e compatrono dell’arcidiocesi.
Hanno partecipato alla solenne concelebrazione, oltre all’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani e al vicario generale mons. Raffaele Facciolo, i presbiteri, i religiosi e le religiose della diocesi, mentre il sindaco di Squillace, Guido Rhodio, a nome della comunità locale, ha offerto il cero votivo, proclamando la preghiera per ottenere la protezione di Sant’Agazio. Erano presenti diverse altre autorità civili e militari. Mons. Bertolone, nell’omelia, ha definito sant’Agazio «vero fedele discepolo del Signore».
Il pensiero del presule si è trasformato poi in una vera e propria preghiera verso sant’Agazio, perché interceda per la comunità diocesana. «Occorre – ha affermato mons. Bertolone – testimoniare il Vangelo e la verità come ha fatto Agazio, che ha dato la sua vita perché ha creduto in Gesù. Bisogna far battere il proprio cuore per Cristo: un martirio o una vera fede non si improvvisano».
Nel corso della celebrazione è stato ordinato diacono il seminarista Fabio Pullano, di Taverna, e sono state amministrate le cresime a un centinaio di fedeli di tutta la diocesi. Al termine, il sindaco Rhodio, a nome della città di Squillace, ha conferito a mons. Bertolone la cittadinanza onoraria, «in segno di alta considerazione per l’intensa azione religiosa, culturale e civile, per il costante impegno e per i grandi meriti acquisiti, in quanto insieme allo zelo apostolico e all’illuminata e infaticabile guida morale e spirituale, da tre anni assicura gesti importanti, premurosi e significativi di vera predilezione per il ruolo e il patrimonio spirituale di Squillace».
Nel pomeriggio, ha avuto luogo la tradizionale processione per le vie della città con la statua del santo e, in cattedrale, la catechesi sulla vita del santo proposta da padre Biagio Bonasso.
In piazza Vescovado, di sera, si è svolta l’esibizione musicale del gruppo “Gran Bazar”. Il concerto bandistico dei “Due Mari – Città di Tiriolo” ha allietato le varie manifestazioni religiose. La festa patronale è stata conclusa da uno spettacolo di fuochi pirotecnici.

Salvatore Taverniti

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