Volontari del Wwf salvano una faina ferita

L’attività dei volontari del Wwf non si ferma neanche durante le feste. E’ di sabato scorso l’avvistamento di una faina ferita sul ciglio del vecchio tracciato della strada statale 106 jonica che da Squillace conduce a Copanello. L’esemplare di mustelide, probabilmente urtato da un’automobile in transito sull’arteria,  è stato ribattezzato “Natalina”, dopo essere stato recuperato da Antonio Amato, attivista del Wwf di Catanzaro, proprio il giorno prima di Natale: la segnalazione era arrivata nella tarda mattinata da tre podisti squillacesi della “Crisal Soverato”, che si erano premurati di indicare la presenza dell’animale, che era ferito ad una zampa anteriore, alle autorità competenti e sorvegliarlo fino all’arrivo del volontario dell’associazione ambientalista.
Il recupero non è stato agevole, in quanto un esemplare selvatico ferito difficilmente comprende le buone intenzioni degli umani ed utilizza tutte le sue capacità offensive per difendersi.
La faina, che sarebbe stata destinata a morte sicura in quanto impossibilitata a spostarsi, una volta contenuta e messa in sicurezza in una gabbietta, è stata affidata alle cure della dottoressa Debora Giordano del Cras (centro recupero animali selvatici) del “Parco della biodiversità mediterranea” dell’amministrazione provinciale di Catanzaro, che ha tempestivamente predisposto tutto il necessario per poterla accogliere e fornirle le cure necessarie. Un’autentica storia di Natale a lieto fine.

Salvatore Taverniti

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