Una festa per i bambini ospiti della Fondazione Città solidale

Organizzata dal Lion club ” Catanzaro Mediterraneo”

Venti storie, probabilmente con l’identica vicenda di vita alle spalle. Sono quelle di altrettanti bambini ospiti delle case d’accoglienza della Fondazione “Città Solidale Onlus”, che domenica scorsa hanno ricevuto la visita dei rappresentanti del Lions Club “Catanzaro Mediterraneo”.
Nel centro d’accoglienza “Il Golfo” di Squillace è stata organizzata una simpatica festa, con musica, canti, balli, giochi, buffet a base di tipici alimenti natalizi e l’immancabile Babbo Natale con un sacco pieno di doni per tutti. «Quest’anno – spiega il presidente del club service Vincenzo F. Attisani – abbiamo rinunciato alla tradizionale cena natalizia dei soci e abbiamo preferito dare un sostegno concreto a questi bambini sfortunati. Ringrazio i responsabili della Fondazione e gli operatori per la grande disponibilità».
Con Attisani erano presenti Pierpaolo Pellegrino, Saverio Migliaccio, Antonio Mungo, Fiore Laugelli, Filippo Marino, Antonio Lerose, Alfredo Cosentini, Anna Cristina Marino, oltre alla “past president” Caterina Iocca. La Fondazione “Città Solidale Onlus” dà accoglienza a persone italiane e straniere che non hanno casa, lavoro, riferimenti familiari o sociali e a persone che vivono una situazione di difficoltà e disagio sociale ed economico. Per questo periodo natalizio il Lions Club “Catanzaro Mediterraneo” ha scelto di impegnarsi in un’azione di fattiva solidarietà e vicinanza nei confronti dei meno fortunati.
«Quello che fa la Fondazione – ha sottolineato Attisani – è veramente encomiabile e, se è vero, com’è vero, che il progetto in atto prima o poi finirà, occorre che le istituzioni, specialmente la Regione Calabria, prendano a cuore questi interventi insostituibili perché ottengano il regolare accreditamento e gli adeguati finanziamenti».
La festa organizzata a Squillace ha assunto un’importanza rilevante per i bambini e le loro mamme, che stanno vivendo un Natale diverso, lontani dalle loro case, ma che hanno potuto, seppure in minima parte, vivere un momento di serenità e di allegria.

Salvatore Taverniti

Lascia un commento