Un progetto di inclusione sociale svolto da un’équipe multidisciplinare

Un progetto personalizzato di attivazione ed inclusione sociale volto al superamento della condizione di disagio socio-economico. Prevede anche questo la misura di contrasto alla povertà denominata “reddito di inclusione sociale”, oltre ad un beneficio economico.
Il progetto è stato predisposto dai servizi sociali del comune capofila dell’ambito di Soverato, che comprende 28 comuni suddivisi in cinque punti unici d’accesso, che operano in rete con i servizi per l’impiego, servizi sanitari e le scuole.
In quello di Squillace, sostenuto dall’assessora comunale alle politiche sociali Rosetta Talotta, opera un’équipe multidisciplinare composta da una psicologa, quattro assistenti sociali e due educatrici professionali.
Sono stati presi in carico circa 300 nuclei familiari ad oggi rispondendo ai loro bisogni specifici. «Abbiamo attivato – dicono le operatrici – venti “educative domiciliari”, cioè l’educatore si reca nell’abitazione della famiglia per supportare i bambini nell’acquisizione del metodo di studio, nel potenziare la loro autonomia personale e nel sostenere il genitore nella gestione delle difficoltà quotidiane.
E per dare una continuità educativa viene svolto un intervento anche nella scuola frequentata dai bambini presi in carico. Questo lavoro ci ha permesso di osservare molto attentamente la situazione di molti bambini e adolescenti che vivono nei nostri territori».
Ed anche in seguito a questo è nata l’idea del “Play-Lab”, un laboratorio pedagogico itinerante, ludico-ricreativo, aperto a tutti i bambini dai 3 ai 13 anni: nei vari centri dell’ambito i più piccoli vengono invitati ad animare le piazze, le aule polifunzionali, i centri sportivi messi a disposizione dalle amministrazioni.
Nel lavoro a contatto con le famiglie, inoltre, è emerso il bisogno di creare una rete sociale per arginare il senso di solitudine e una rete di supporto per le donne, con il progetto “Tra-me di donne”.
Si tratta di una serie di incontri che prevedono due fasi, una conoscitivo-teorica e una pratico-laboratoriale.
Nell’anno scolastico in corso vengono realizzati altri progetti: “Nessuno escluso”, nell’istituto comprensivo di Squillace, per creare un modello scolastico integrativo e interculturale; “Orienta giovani”, al “Majorana” di Girifalco, con la finalità di orientare i giovani anche nel campo lavorativo; e “Sapere dell’esperienza”, in varie scuole, con interventi per trasmettere ai giovani pensieri, valori e saperi.

Salvatore Taverniti

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