Slittano di trenta giorni i lavori di ampliamento del cimitero

Proroga di trenta giorni del termine di esecuzione dei lavori di ampliamento del cimitero. L’ha decisa il Comune di Squillace, attraverso il responsabile del settore tecnico. Si tratta del primo lotto funzionale dell’intervento di ampliamento della struttura sacra squillacese. L’appalto della prima parte dei lavori era stato aggiudicato nello scorso mese di settembre ad una ditta di Catanzaro, sulla base di un progetto molto più articolato che prevede la spesa complessiva di oltre un milione e 300mila euro.
La proroga di un mese si è resa necessaria in seguito a rallentamenti dovuti, non solo da condizioni meteorologiche, ma anche dai tempi di fornitura di alcuni materiali. Da anni si attende che il cimitero venga interessato da un concreto ampliamento, che per le mutate esigenze sociali e demografiche è considerato di assoluta necessità e urgenza.
L’esigenza di tale importante opera parte dal fatto che la struttura sacra è caratterizzata da una grave carenza di tombe, edicole funerarie, cappelle di famiglia, ossari e cenerari che ha reso necessario prevedere un ampliamento che soddisfi le esigenze dei cittadini anche per gli anni futuri. Si è deciso così di rispolverare il progetto generale esecutivo dei lavori con il relativo piano regolatore cimiteriale che redasse una decina di anni fa l’architetto Domenico Passafaro, il quale ricopriva, nella seconda consiliatura del sindaco Pasquale Muccari, la carica di assessore ai lavori pubblici e di responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
Il progetto, fra l’altro, ottenne il parere favorevole dell’unità operativa di igiene e sanità pubblica dell’Asp di Catanzaro. Il progetto esecutivo generale venne approvato nel 2021 per i lavori di ampliamento del cimitero comunale; e successivamente venne conferito l’incarico all’architetto Passafaro per la progettazione esecutiva del primo stralcio dei lavori.
Già nel 2008 si pensò ad un progetto finanziato con il sistema del project financing, con l’apertura ad ogni livello dei campi attuali di accessi laterali per agevolare il collegamento tra la nuova e la vecchia zona cimiteriale, la realizzazione di parcheggi, una nuova cappella e le opere di urbanizzazione mancanti (loculi, ossari, tombe, cappelle, campi di inumazione, fogne, scarichi, verde attrezzato, obitorio, viali alberati, illuminazione pubblica e votiva, bagni pubblici). Ma non se ne fece nulla.
Seguì il progetto redatto da Passafaro, riproposto, con la previsione anche della realizzazione di edicole funerarie di varie dimensioni da costruire in aree che il Comune concede per 90 anni rinnovabili e della costruzione di tombe di famiglia in concessione.

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 9 gen 2024

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