Prenderà presto il via l’intervento di recupero, restauro e consolidamento della cappella di Sant’Agazio e l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti, nella cattedrale di Squillace. Un intervento importante di consolidamento all’interno dello splendido edificio di culto centro della vecchia diocesi di Squillace, ora accorpata con quella di Catanzaro.
![](https://www.squillace.org/wp-content/uploads/2004/07/cappella-di-sant-agazio-500x400.jpg)
Una prima elaborazione del progetto venne attuata circa dieci anni fa, in cui si prevedeva solo l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti. In seguito, si è provveduto a reperire gli appoggi storici e analogici richiesti dalla Soprintendenza, elaborando una nuova progettazione. Nel 2011 è stata elaborata una terza progettazione, richiesta dalla Soprintendenza, con soluzioni differenti dalle precedenti; e nel 2014 sono state apportate modifiche ed è stato elaborato un ulteriore progetto.
Nel 2017 la progettazione è stata estesa alla cappella di Sant’Agazio, patrono della città e dell’arcidiocesi, al risanamento delle murature dell’intero palinsesto per via dell’umidità di risalita: l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace ha ottenuto i pareri necessari e, condividendone i contenuti, ha inviato il progetto alla Cei per l’approvazione e il finanziamento, ottenuto quest’anno.
La progettista è l’architetto squillacese Maria Teresa Alcaro, che si dice «particolarmente emozionata nell’apprendere che finalmente gli squillacesi raggiungono un traguardo ambito e tanto caro: il recupero e restauro della cappella di S. Agazio.
Il progetto, ora finanziato dalla Cei, è stato da me proposto all’arcidiocesi che ne ha condiviso i contenuti. Inizialmente, nel 2009, comprendeva l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti della cattedrale di Squillace, poi è stato esteso, nel 2017, alla cappella di S. Agazio e al risanamento delle murature dell’intero palinsesto riguardo l’umidità di risalita».
L’architetto Alcaro, nell’elaborare la progettazione, ha condotto un minuzioso studio storico sulla cattedrale e sul culto a Sant’Agazio, sulla base di documenti antichi. Le opere da realizzare riguardano, in particolare, l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti; il recupero, restauro e consolidamento della cappella di S. Agazio; il risanamento e consolidamento dell’intero palinsesto riguardo all’umidità di risalita capillare e le infiltrazioni piovane.
Le opere da realizzare nel presbiterio e nei transetti non comprendono demolizioni e possono essere di seguito sinteticamente descritte: opere provvisionali, opere di protezione: altare maggiore, abside, pavimentazione; formazione archi tra i due transetti e l’abside; formazione cupola sul presbiterio; formazione cornicioni; pitturazione; formazione vele.
La cappella di Sant’Agazio, invece, versa in un grave strato di degrado dovuto principalmente a fenomeni di umidità di risalita capillare. Tali fenomeni sono stati individuati attraverso ricognizione visiva che, accompagnata da un’attenta e scrupolosa analisi empirica dei materiali e degli strati visibili, è stata indispensabile per la formulazione di una prima metodologia d’intervento.
Il risanamento e consolidamento della cattedrale sarà operato perché in tutto il complesso architettonico sono presenti processi di distacco, scagliatura, esfoliazione e polverizzazione che hanno notevolmente indebolito gli intonaci. «Ben vengano – conclude l’architetto Alcaro – professionisti e addetti al settore che si prodigano con determinazione a mettere in campo energie per promuovere il nostro enorme potenziale storico-artistico.
Sono fiera di essere squillacese!». Un altro importante intervento di consolidamento, in cui sarà impegnata la stessa architetto Alcaro, riguarderà la parrocchia di San Pietro, a Squillace, la cui chiesa versa in condizioni critiche specie riguardo al solaio e al campanile.
Carmela Commodaro