Residenti e turisti lamentano la carenza di acqua nella zona marina

Quella di ieri è stata un’altra giornata nera a Squillace Lido per quanto riguarda l’erogazione dell’acqua potabile. Da giorni si susseguono le lamentele a causa dei ripetuti disagi con segnalazioni che arrivano non solo dai residenti, ma anche dai villeggianti e dagli operatori commerciali e turistici. Una storia che si ripete soprattutto nel periodo estivo caratterizzato dalla siccità.
Nella zona marina i consumi idrici sono elevati per l’aumento della popolazione e la Sorical, la società di gestione delle risorse idriche regionali, spesso non riesce a dare una fornitura maggiore. Nella mattinata di ieri si è aggiunto un guasto che ha interessato il ripartitore idrico di proprietà della Sorical, ubicato nella piazzetta antistante un supermercato in località Impise, sulla statale 106 ionica.
Il sindaco Pasquale Muccari aveva già deciso di interrompere l’erogazione dell’acqua potabile per un paio d’ore, come succede ormai da giorni, per consentire il ricarico delle vasche. Ma l’avaria al ripartitore ha aggravato la situazione. «Nonostante io abbia chiuso l’acqua a Squillace Lido – ha affermato Muccari – purtroppo la riserva è zero perché questa avaria ha determinato l’assoluta mancanza di fornitura idrica».
Ieri sera, intanto, è stata rilanciata l’acqua nella vasca di accumulo di Squillace Lido, dopo l’intervento della società sul posto per la riparazione del guasto. Ma i disagi continuano perché spesso la Sorical non riesce a dare una fornitura maggiore al quartiere la cui popolazione aumento in maniera consistente in estate.
«La mia amministrazione – ci tiene a precisare il sindaco Muccari – con questa problematica non c’entra nulla: noi subiamo la vetustà della linea, questa inefficienza della rete regionale. Una situazione grave per la quale io sono il primo a protestare. Si deve ripartire da zero, qui è tutto da rifare. Speriamo che la nuova società di gestione dell’acqua prenderà in carico queste problematiche e queste criticità, perché così non si può andare avanti».

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 25 agosto 2023

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