PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SAREBE ILLEGITTIMO UN AUMENTO DELLE TARIFFE PER I RIFIUTI IN DATA RETROATTIVA, COSI’ COME RICHIESTO DAL COMMISSARIO PER L’EMERGENZA RIFIUTI

«L’aumento delle tariffe per i rifiuti solidi urbani, da parte del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Calabria, comporta un conseguente e inevitabile squilibrio del tasso di copertura della tariffa già approvata dal comune, con la necessità di intervenire ex post sul bilancio che, quantunque fosse possibile trovare le risorse a copertura, sarebbe in contrasto con la normativa che disciplina la modalità e i tempi di approvazione delle tariffe degli Enti locali».
 Lo sostiene l’amministrazione comunale di Squillace, che in proposito ha emesso uno specifico atto deliberativo.
«Anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze – secondo gli amministratori squillacesi – ha precisato che, qualora le tariffe vengano approvate successivamente al termine previsto dalla normativa statale per l’approvazione del bilancio, le stesse non potranno essere retroattive, cioè applicabili dal 1° gennaio, poiché la legge chiaramente prevede che “il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione”». 
Il Comune di Squillace ha approvato il bilancio di previsione nel mese di luglio, per cui è da ritenersi illegittimo qualsiasi intervento successivo sulle tariffe. 
Nel merito dell’ordinanza del Commissario regionale, l’aumento indicato è pari al doppio dell’aumento Istat e, quindi, ulteriormente illegittimo perché, oltre che fuori termine, incide sulla tariffa modificando il costo del servizio in modo consistente. 
Il Comune di Squillace esprime, quindi, vibrata protesta verso l’ordinanza commissariale che chiede l’aumento tariffario relativamente al costo dello smaltimento per l’anno 2012, con decorrenza dal 1° gennaio. 
L’atto deliberativo è stato trasmesso ai comuni del comprensorio, alla Prefettura e alla Provincia di Catanzaro. 

Carmela Commodaro

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