Operazione Jonny: un quadro allarmante di criminalità nella zona tra Squillace e Vallefiorita

Con l’ordinanza di fermo di indiziato di delitto firmata dai pubblici ministeri Luberto, Capomolla e Guarascio, con il coordinamento del procuratore della Repubblica Gratteri, nell’ambito dell’operazione “Jonny”, non si è fatta luce soltanto sul business degli immigrati.
Viene fuori, infatti, un quadro abbastanza chiaro del fenomeno criminoso anche in una vasta zona della fascia ionica, compresa tra i territori di Vallefiorita e Squillace.
Grazie alle indagini della magistratura e delle forze dell’ordine, alle intercettazioni e alle testimonianze dei collaboratori di giustizia, si sta cercando di delineare, se tutto sarà confermato dai successivi sviluppi giudiziari, la situazione nella zona, fino a pochi anni fa considerata isola felice.
Tra i fermati vi sono Francesco Bruno, di 47 anni, Luciano Babbino, di 38, Salvatore Danieli, di 33, e Francesco Mammone, di 38, per avere rispettivamente promosso, diretto, organizzato e partecipato, insieme ad altri soggetti, all’associazione di stampo mafioso, di tipo ‘ndranghetistico, denominata “cosca Bruno”, con epicentro nel territorio di Vallefiorita, Amaroni e Squillace, ed operante anche nei territori limitrofi (fino a Pietragrande di Stalettì), sotto l’influenza delle locali di ‘ndrangheta di Cutro e Isola Capo Rizzuto. Dalle indagini potrebbe scaturire la soluzione a diversi episodi delittuosi, in particolare contro il patrimonio, in materia di armi, estorsioni, oltre al controllo di attività economiche, infiltrazioni in ambiti commerciali e imprenditoriali, forniture per la realizzazione di opere pubbliche o private, forniture per servizi vari sul territorio.
Negli anni scorsi, la zona di Vallefiorita e quelle limitrofe sono state caratterizzate da una serie di cruenti fatti di sangue, sintomatici dello scontro sul territorio per il predominio criminale dei gruppi che ne esercitano il diffuso controllo avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo: fino al 2013, con il tragico assassinio del fratello di Francesco Bruno, Giuseppe, e della moglie, uccisi a colpi di kalashnikov davanti casa, in territorio di Squillace, e qualche mese dopo di un uomo ritenuto appartenente ad un gruppo ex alleato dei Bruno, omicidio quest’ultimo avvenuto a Stalettì. L’operazione “Jonny” ora evidenzia il diffuso controllo del territorio da parte del sodalizio di Vallefiorita nella zona di influenza.
Dalle indagini si attendono ulteriori sviluppi.

Salvatore Taverniti

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