Il responsabile del “Musée du blè et du pain” di Verdun in visita al forno di Rino Maida

Pane, amore e fantasia… a Squillace. Più precisamente l’amore per il lavoro del panettiere e la fantasia nella realizzazione di vari tipi di pane. A mettere in atto una simpatica iniziativa di scambio culturale ed esperienziale è stato  un docente francese di scuola media superiore in pensione, Alain Nemo, venuto a Squillace insieme al suo amico Giuseppe Mungo, che è originario del luogo e vive in Francia. Mungo è apprezzato autore di libri sull’emigrazione, mentre Nemo è appassionato di grano e di pane ed è animatore e responsabile del “Musée du blè et du pain” (il museo del grano e del pane) di Verdun-sur-le-Doubs, comune francese della Borgogna.
In vacanza in questi giorni a Squillace, sono stati ricevuti con entusiasmo dal fornaio locale, Rino Maida, con il quale il professor Nemo ha avuto uno scambio particolarmente proficuo.
Si è parlato di grano, di farina, di lievito naturale, ma soprattutto delle modalità di produzione dei vari tipi di pane e di brioches. Nei laboratori del panificio squillacese, Nemo ha osservato da vicino la realizzazione di pane e biscotti, apprezzando le tipicità calabresi.
Nel contempo, mani in pasta, si è prodotto lui stesso nella preparazione del pane (tra cui la tipica “baguette”) e della brioche francese. Ricette a confronto per ripercorrere le tradizioni italiane e francesi. «Fare il pane – ha affermato Alain Nemo – regala sempre grandi soddisfazioni e a me piace scoprire le produzioni tipiche in Europa e nel mondo». «L’amicizia italo-francese non è una parola vuota», ha aggiunto, riferendosi alla sua esperienza squillacese.

Salvatore Taverniti

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