Incamminato ormai verso l’incontro fondamentale con la comunità diocesana di Cerreto Sannita-Telese-S.Agata dei Goti, che avverrà il prossimo 2 ottobre, il nuovo vescovo mons. Domenico Battaglia, prosegue gli incontri e i contatti che lo preparano ulteriormente all’inizio del suo ministero in Campania, cadenzando tappe significative che ripetono quelle vissute nella sua giovinezza e che hanno costituito momenti forti della sua formazione spirituale ed umana. Dopo la sua prima messa episcopale, celebrata il 4 settembre nella basilica concattedrale di Squillace, mons. Battaglia ha celebrato una messa nella cappella dell’ex seminario vescovile, ora cappella del monastero di clausura delle “Carmelitane Missionarie dello Spirito Santo”, intitolato al “Vivarium” di Cassiodoro e a Santa Teresa di Gesù Bambino.
Nella suggestiva cappella, dipinta all’inizio del secolo scorso dal pittore Pignatari di Borgia, davanti all’immagine splendente della Madonna del Buon Consiglio, che già dai tempi di don Mimmo troneggia sull’altare, mons. Battaglia ha rivissuto i momenti più entusiasmanti e profondamente sentiti della sua crescita formativa, nella preghiera e nello studio quotidiano, oggi avvalorati dal carisma e dalla testimonianza della contemplazione che le monache di clausura riversano a piene mani dai luoghi dell’antico seminario diocesano, fucina di tante generazioni di preti e di laici cattolici.
E’ per questo che si registra con soddisfazione l’elevazione di un figlio di questo seminario alla dignità vescovile, che si aggiunge, nel secolo e mezzo precedente, alla dignità eminente raggiunta da altri ex alunni (mons. Tinello, di Squillace, reggente della cancelleria apostolica al tempo di papa Giovanni XXIII, e mons. Pelaia, di Serra San Bruno, vescovo di Tricarico nel 1960) e da ex rettori (l’abruzzese mons. Cosenza, vescovo di Foggia nel 1872; il lombardo mons. Elli, vescovo di Squillace nel 1918, e mons. Pullano, di Pentone, vescovo di Patti, in Sicilia, nel 1952).
Alla messa officiata nella cappella dell’ex seminario, con la partecipazione del parroco mons. Giuseppe Megna e delle monache contemplative carmelitane e di apostolato sociale, si è unita una folta rappresentanza di fedeli e di estimatori di mons. Battaglia.
Nella suggestiva cappella, dipinta all’inizio del secolo scorso dal pittore Pignatari di Borgia, davanti all’immagine splendente della Madonna del Buon Consiglio, che già dai tempi di don Mimmo troneggia sull’altare, mons. Battaglia ha rivissuto i momenti più entusiasmanti e profondamente sentiti della sua crescita formativa, nella preghiera e nello studio quotidiano, oggi avvalorati dal carisma e dalla testimonianza della contemplazione che le monache di clausura riversano a piene mani dai luoghi dell’antico seminario diocesano, fucina di tante generazioni di preti e di laici cattolici.
E’ per questo che si registra con soddisfazione l’elevazione di un figlio di questo seminario alla dignità vescovile, che si aggiunge, nel secolo e mezzo precedente, alla dignità eminente raggiunta da altri ex alunni (mons. Tinello, di Squillace, reggente della cancelleria apostolica al tempo di papa Giovanni XXIII, e mons. Pelaia, di Serra San Bruno, vescovo di Tricarico nel 1960) e da ex rettori (l’abruzzese mons. Cosenza, vescovo di Foggia nel 1872; il lombardo mons. Elli, vescovo di Squillace nel 1918, e mons. Pullano, di Pentone, vescovo di Patti, in Sicilia, nel 1952).
Alla messa officiata nella cappella dell’ex seminario, con la partecipazione del parroco mons. Giuseppe Megna e delle monache contemplative carmelitane e di apostolato sociale, si è unita una folta rappresentanza di fedeli e di estimatori di mons. Battaglia.
Salvatore Taverniti