Il dr. Mario Pizzino è arrivato oggi al Comune di Squillace nella qualità di commissario prefettizio

Si è insediato a Squillace il commissario prefettizio che si dovrà occupare della gestione delle masse attiva e passiva dell’ente. Si tratta del dottor Mario Pizzino, funzionario della Prefettura di Catanzaro.
Il Comune di Squillace, in pratica sarà cogestito dal commissario Pizzino, che si occuperà del dissesto finanziario e delle pendenze al 31 dicembre 2013, e dall’amministrazione presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, che si dedicherà alla parte corrente.
Il comune si trova in dissesto finanziario, dopo la dichiarazione in tal senso decisa dal consiglio comunale lo scorso 19 settembre. Una decisione molto sofferta, come sostenuto dal sindaco Muccari, in quanto «scaturita da un’attenta analisi attuata in collaborazione con gli uffici ed in particolare con il settore finanziario, dalla quale è emerso uno stato di deficitarietà finanziaria dell’Ente, che, per l’assoluta mancanza di idonee risorse finanziarie a farvi fronte, ha comportato uno squilibrio tale da non poter predisporre ed approvare in pareggio il bilancio di previsione per l’esercizio 2014».
Nei giorni scorsi, la giunta municipale ha proceduto all’approvazione dell’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato, che nei prossimi giorni sarà portato alla valutazione dell’assemblea. Il sindaco Muccari, intanto, confida nell’azione del commissario.
«Il mio giudizio è positivo – afferma – perché si tratta di un funzionario esperto e preparato. Gli uffici comunali si sono già messi a sua completa disposizione. Sono sicuro che l’ente uscirà presto dalla situazione deficitaria in cui si trova.
Dal canto nostro, stiamo lavorando tanto per garantire i servizi essenziali e per recuperare le evasioni e le morosità. Voglio sfatare anche un luogo comune: nessuno è penalizzato dalla gestione commissariale. Ci sono, invece, maggiori garanzie per i cittadini e per i creditori, che avranno la possibilità di interfacciarsi con un soggetto che gestirà debiti e crediti».

Salvatore Taverniti

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