Luigi Carnevale, squillacese d’origine, alla guida dell’ispettorato di Polizia al Senato della Repubblica

Il dirigente generale della Polizia di Stato Luigi Carnevale ha assunto il 5 dicembre scorso la guida dell’ispettorato di Polizia al Senato della Repubblica.
Carnevale è originario di Squillace e fino a pochi giorni fa era il dirigente dell’ispettorato pubblica sicurezza del Vaticano, scelto dal capo della Polizia Franco Gabrielli per sorvegliare sulla sicurezza di Papa Francesco e per preservare i tesori della Santa Sede dal fondamentalismo islamico. Per quattro anni è stato a fianco del Papa vegliando sulla sua protezione anche la scorsa estate in occasione del suo ricovero al Gemelli.
La notizia del nuovo incarico, giunta a Squillace e accolta con entusiasmo, premia ulteriormente e prestigiosamente il generoso impegno di Carnevale come servitore dello Stato italiano, espletato con onore in tanti campi.
Ciò in sintonia con le anime dei cari genitori Salvatore e Pina; del prozio e fratello del nonno Luigi, don Antonio Carnevale, che ricoprì, insieme ad altri incarichi diocesani, il ruolo di canonico arcidiacono della cattedrale di Squillace; e dell’antenato Agazio Carnevale, patriota e medico insigne anche di Garibaldi, tra i sindaci maggiormente benemeriti dell’Ottocento squillacese.
Al Senato Luigi Carnevale ha preso il posto di Carmine Belfiore, un altro calabrese, originario di Rossano, divenuto nuovo questore di Roma. Carnevale, il quale viene considerato come uno degli uomini della Polizia di Stato più capaci e più affidabili del sistema della sicurezza nazionale di questi anni, è stato anche funzionario al centro Dia di Reggio Calabria, vice alla Squadra mobile di Roma, capo della Squadra mobile di Cosenza e di Brindisi, responsabile della sicurezza del presidente della Camera dei deputati, presidente dello Sco (Servizio centrale operativo), consulente della Commissione antimafia, oltre ad essere stato direttore del servizio nazionale della polizia scientifica presso la direzione centrale anticrimine.

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 8 dic 2022

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