Liquido incendiario all’ingresso di un locale in Via Laerte. Ipnotizzata e derubata in casa in Via delle Orchidee

Un’intimidazione bella e buona quella registrata mercoledì 17 settembre, a Squillace Lido, in una zona centrale del quartiere ad alta densità abitativa. Davanti all’ingresso di un locale al piano terra di un palazzo, in via Laerte, è stata rinvenuta una bottiglia in plastica contenente presumibilmente liquido infiammabile, con accanto un accendino e un pacchetto di fazzolettini di carta. Il locale, che si trova a pochi metri dallo studio del sindaco di Squillace Pasquale Muccari, che di professione fa il medico, è utilizzato come ufficio da una società con sede legale a Cropani.
A trovare il “fagotto incendiario” è stato il proprietario del locale, P.S., di Davoli, che era andato di buon mattino per incontrare l’affittuario. L’uomo ha immediatamente richiesto l’intervento dei carabinieri della stazione di Squillace, denunciando il fatto al comandante, il luogotenente Antonio De Nardo, che ha avviato le indagini per ricercare i motivi dell’intimidazione.
Dopo circa un’ora, sempre a Squillace Lido, gli stessi militari sono intervenuti presso un’abitazione di via delle Orchidee, dove era stato segnalato un furto. Una signora del posto, M. R., di 46 anni, ha riferito che, intorno alle ore 8, un giovane a volto scoperto si era presentato alla porta della sua abitazione, qualificandosi come addetto di una società del gas metano. Trenta minuti più tardi, la donna si era svegliata su un divano, forse perché stordita o ipnotizzata, trovando la casa a soqquadro e accorgendosi che le era stato sottratto un cofanetto contenente monili in oro.
Lunedì 15, invece, i carabinieri di Squillace hanno tratto in arresto un uomo di 49 anni, S.S., residente a Squillace Lido, per furto aggravato di energia elettrica dall’impianto del condominio. Nella sua abitazione è stata accertata la presenza di un cavo elettrico proveniente dall’alimentazione dell’antenna condominiale. Martedì scorso l’uomo è stato sottoposto a giudizio per direttissima: l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto di S.S. e lo ha rimesso in libertà.

Salvatore Taverniti

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