La ceramica di Squillace presente alla rassegna “Le forme dell’argilla – La ceramica d’arte tra innovazione e tradizione”

La ceramica di Squillace in tour nell’Alto Jonio cosentino grazie da un progetto del “Rotary Club” di Acri, patrocinato da diversi enti tra cui il Ministero dei beni e delle attività culturali.
La mostra itinerante ha avuto inizio a Cosenza; dal 7 al 13 dicembre sarà ad Acri; dal 20 al 30, a Rossano; dal 3 al 10 gennaio a Corigliano. I manufatti squillacesi in esposizione sono quelle prodotte da “Ideart” e dall’artista Agazio Mellace.
Al vernissage, svoltosi a Palazzo Arnone del capoluogo bruzio, hanno partecipato Antonio Commodaro e Graziella Cristofaro, noti ceramisti squillacesi, i quali hanno incontrato Monica De Marco, storica dell’arte, tra i massimi intenditori della ceramica calabrese. E’ stata proprio la De Marco ad aver voluto una rappresentanza dei manufatti di Squillace all’interessante rassegna artistica dal titolo “Le forme dell’argilla – La ceramica d’arte tra innovazione e tradizione”.
Squillace è uno dei comuni italiani riconosciuti da una legge dello Stato, con un marchio di tutela doc per la ceramica artistica e tradizionale e con disciplinari che specificano le caratteristiche dei prodotti.
Sono diverse le botteghe artigiane in cui ancora si lavora l’argilla, le si dà forma e la si decora come si faceva una volta, pur con le attrezzature messe a disposizione dalla tecnologia moderna. La caratteristica principale della ceramica squillacese è quella “ingobbiata e graffita”, secondo una tecnica assai simile a quella bizantina, che trae la sua origine dalla Magna Grecia e che, dopo tanti secoli, ancor oggi si tramanda, costituendo un indubbio esempio di altissima qualità e tradizione storica.
«La ceramica squillacese – afferma Graziella Cristofaro – viene apprezzata proprio per la creatività, l’originalità e la peculiarità della produzione tipica.
Anche la partecipazione a queste iniziative non può che generare una grande occasione di sviluppo e di affermazione della produzione artistica squillacese di qualità».

Salvatore Taverniti 

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