Anche la ceramica artistica e tradizionale di Squillace all’Expo 2015 di Milano, insieme ad altre eccellenze della Calabria, all’interno del padiglione regionale. Vetrina internazionale che sta catalizzando l’attenzione dell’intero pianeta, l’Expo di Milano è l’occasione per la Regione Calabria di promuovere l’attrazione degli investimenti esteri, la propria offerta turistica e il proprio patrimonio artistico e culturale, accanto ad altri aspetti più peculiari e forse meno conosciuti dal grande pubblico.
In questi giorni, la nostra regione espone l’artigianato d’eccellenza, sotto la denominazione “Calabria Homemade”, con l’intento di evidenziare la qualità della produzione locale che si affaccia sul mercato internazionale attraverso la garanzia di un canale che assicura prestigio e visibilità. Il 30 giugno e l’1 luglio, al padiglione calabrese, i protagonisti sono stati i manufatti ceramici di Squillace, presi d’assalto dai visitatori.
Molto seguita soprattutto la fase della decorazione dei pezzi grezzi, portati a Milano da Tina Gallo, responsabile del laboratorio artigianale “Decoart”, in rappresentanza di tutta la ceramica artistica squillacese. «E’ stata un’esperienza – afferma l’artista – bellissima e unica. C’era gente di ogni parte del mondo, a cui abbiamo potuto illustrare la nostra tradizione. La gente mostrava tanto interesse per le nostre lavorazioni». Tina ha esposto anche piatti a graffito, incisi e decorati, ma per l’occasione ha voluto lanciare una nuova idea estiva con le bamboline a ciondolo, battezzate “Exporine”, fatte interamente a mano e impreziosite con palline di argilla decorate.
«Expo – aggiunge Tina Gallo – è un’occasione unica. Ti fa conoscere le culture del mondo, ti fa entrare in contatto diretto con imprenditori e visitatori. Un’importante opportunità di crescita professionale, ma anche personale». Interessanti i riscontri ottenuti nello spazio espositivo, grazie alla presentazione di opere e oggetti che sono testimonianza di forme, decori, tecniche e stili divenuti patrimonio storico-culturale delle zone di affermata tradizione ceramica come, appunto, Squillace.
La caratteristica principale della ceramica squillacese è “l’ingobbio e il graffito”, secondo una tecnica assai simile a quella bizantina, che trae la sua origine dalla Magna Grecia e che, dopo tanti secoli, ancor oggi si tramanda, costituendo un indubbio esempio di altissima qualità e tradizione storica.
La tradizione squillacese affonda le radici nei rapporti con l’Impero di Bisanzio. La ceramica di Squillace può fregiarsi del marchio Doc, a tutela della produzione con specifiche caratteristiche tecniche. Uno straordinario riconoscimento per la produzione ceramica degli artigiani di Squillace, insieme a quella degli altri comuni italiani (le cosiddette “Città della Ceramica”), dove è in atto un’affermata produzione di ceramica artistica e tradizionale.
Salvatore Taverniti