La casa di riposo “San Giovanni Paolo II” di Squillace compie un anno

Compie proprio in questi giorni un anno di attività la casa di riposo “San Giovanni Paolo II” di Squillace, gestita dall’associazione “Carità e amore”, organizzazione no profit presieduta da Rosetta Mazza. Il grosso edificio è stato realizzato dall’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, nei pressi dello stadio comunale di Squillace. Per via dell’emergenza sanitaria non è stata organizzata una vera e propria festa, ma la direzione si è limitata ad una celebrazione eucaristica all’interno della struttura con i soli ospiti. La casa di riposo accoglie anziani, persone con disabilità e indigenti. Vengono garantiti diversi servizi, tra cui quello medico-infermieristico, di fisioterapia, psicologia, rieducazione motoria. Vi si svolgono anche attività ludiche, laboratori di cucina, ceramica, vetro, attività manuali; e nel giardino adiacente si pratica l’ortoterapia, dove i pazienti si dilettano a piantare frutta e ortaggi.
Come racconta la psicologa Giulia Bruni, che presta servizio nella struttura squillacese, lo scorso anno, proprio dopo l’apertura ufficiale, sono stati accolti pazienti guariti dal Covid provenienti da altre residenze e soprattutto si è dovuto affrontare il problema psicologico di coloro che avevano visto morire i propri compagni. L’esperienza della Onlus parte dal 30 giugno 1988, quando è stata fondata la prima casa di cura a San Pietro Apostolo, per venire incontro all’emergenza relativa ad un disagio familiare del luogo. Da lì è nato il progetto più ampio, che ora riguarda servizi di accoglienza e assistenza ad anziani, disabili, minori stranieri, persone sole e in situazioni socio-familiari critiche.
Nel corso degli anni la presidente Mazza è stata sostenuta da tantissime persone. «Nel 2020 – racconta – l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone mi ha proposto di gestire la nuova struttura di Squillace, dove ho trovato persone disponibili a cominciare dai miei collaboratori che io definisco “l’esercito dei mie angeli”. Quest’anno abbiamo lanciato un progetto con l’Università Magna Graecia e il Comune di San Pietro Apostolo, che ci darà la possibilità di avviare oratori per ragazzi e giovani».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 5 agosto 2021)

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