Incontro su sport come strumento di inclusione, aggregazione e partecipazione sociale

L’incontro è stato promosso dalla Fondazione Città Solidale e dall’associazione sportiva dilettantistica Skylletion, sul tema dello sport come strumento di inclusione, aggregazione e partecipazione sociale. All’evento hanno partecipato diverse personalità, tra cui assessori comunali, rappresentanti del sistema di accoglienza per minori stranieri (SAI) e i calciatori del Catanzaro, Rares Ilie e Mario Situm, invitati grazie alla disponibilità del direttore generale della società, Paolo Morganti.
Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Carmela Commodaro, i calciatori hanno risposto alle domande dei ragazzi presenti, tra cui minori stranieri ospiti della struttura di accoglienza gestita da Città Solidale. Ilie e Situm hanno incoraggiato i giovani a sognare e impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi, sottolineando l’importanza dell’umiltà e del calcio come strumento di integrazione e amicizia, capace di superare barriere sociali e culturali.
Pino Vallone, presidente onorario dell’ASD Skylletion, ha condiviso la sua esperienza personale di emigrato in Svizzera, evidenziando come lo sport, in particolare il calcio, sia stato per lui un fattore di integrazione e crescita personale.
L’incontro ha messo in luce il ruolo dello sport, soprattutto calcistico, come veicolo di inclusione per i giovani ospiti dei centri di accoglienza, molti dei quali sognano di diventare calciatori professionisti.
Il presidente della Skylletion, Gregorio Lioi, ha illustrato le attività dell’associazione, tra cui una scuola di calcio per bambini e una squadra dilettantistica, evidenziando l’impegno nel promuovere lo sport come strumento di coesione sociale e sviluppo personale.

In sintesi, l’evento ha ribadito il potere unificante dello sport, capace di abbattere barriere e creare opportunità di crescita e integrazione, soprattutto per i giovani in situazioni di fragilità.

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