Illustri personaggi squillacesi del XVI e XVII secolo

Nel sito web “archiviodistatosalerno.beniculturali.it/Risorse/CollegiomedicosalernitanoActadoctoratus.pdf” viene riportato un “inventario” a cura della dott.ssa Paola Margarita, relativo agli “Acta Doctoratus” del Collegio Medico Salernitano.

In tale sito leggo quanto segue (ne riporto il testo in corsivo):

Il Collegio Salernitano rappresentò la fase organizzativa più avanzata del sapere medico, e dal rigoglio di studi di medicina la città di Salerno assunse l’appellativo di “Hippocratica Civitas”.
Sorta all’alba dell’XI secolo, la Scuola Salernitana ebbe, dopo un primo momento di splendore, fasi alterne. Nel XIII secolo, infatti, la creazione dello studio Napoletano le inferse un duro colpo, ma la tenace vitalità difese la sua esistenza fino al XVI secolo, periodo oltre il quale cominciò il suo declino.
I documenti conservati nel nostro Archivio appartengono al “Collegium” e non alla“Schola” e riguardano esclusivamente l’attività didattica. Bisogna, infatti, distinguere la “Schola” dal “Collegium medicorum”: mentre la prima svolgeva attività scientifica, il secondo aveva il compito di conferire i gradi accademici e di sorvegliare gli esercenti la professione sanitaria e le farmacie, che periodicamente venivano ispezionate da un membro del Collegio[…].
Tutti coloro che aspiravano alla laurea rivolgevano[…] domanda all’Almo Collegio di Salerno che godeva del diritto di ammettere agli esami di laurea chiunque ne facesse richiesta, anche senza aver mai frequentato come studente immatricolato lo Studio di Salerno. Con questa domanda si chiedeva di accedere al grado di dottorato delle scienze richieste esibendo una certificazione attestante che il richiedente aveva seguito i prescritti sette anni di studio se voleva conseguire la laurea in medicina, e cinque per la laurea in filosofia. A comprovare quanto detto essi accludevano alla domanda una serie di testimonianze nelle quali era necessario si attestasse, sotto giuramento pronunciato davanti al medico, la conoscenza dell’aspirante dottore.
Nello stesso foglio si sottoscriveva anche la garanzia che lo studente si trovava in regola con gli studi avendo frequentato i cinque o i sette anni stabiliti presso una sede universitaria. Veniva […] consegnata,inoltre, una sottoscrizione del medico presso cui l’aspirante aveva svolto la “prattica”, nonché il certificato di battesimo. Il Priore, poi, dopo aver assunto le informazioni ed esaminati gli atti, emetteva una risoluzione in base alla quale l’aspirante veniva ammesso[…].
Notevole era l’affluenza degli aspiranti alla laurea provenienti non solo dalle dodici province del Regno (così suddivise: Principato Citra, Principato Ultra, Contado di Molise, Terra d’Otranto, Abruzzo Citra, Abruzzo Ultra, Calabria Citra, Calabria Ultra, Basilicata, Terra di Bari, Terra di Lavoro e Capitanata), mapuredalla Sicilia,da Malta e […] dalle Fiandre.
Fatta questa premessa, rilevo che fra i calabresi addottoratisi nella “Hippocratica Civitas”sia in filosofia che in medicina vi furono anche cittadini di Squillace.

Eccone qui di seguito i nomi, quali si leggono nell’Archivio di Stato di Salerno:

Anno 1586, vol. 1, fasc. 5, p. 22: Agatius Pepe;

Anno 1587, vol 1, fasc. 1, p. 63: Julius Riccius;

Anno 1606, vol. 9, fasc. 15, p. 114: Jo. Franciscus Contrabonia;

Anno 1612, vol. 10, fasc. 3, p. 141: Jo. Antonius Ferrara;

Anno 1624, vol. 16, fasc. 25, p. 168: Didacus Ferraco;

Anno 1638, vol. 19, fasc. 19, p. 57: Carolus Venetianus;

Anno 1660, vol. 20, fasc. 3, p. 271: Dominicus Sirleo;

Anno 1667, vol. 22, fasc. 7, p. 32: Nicolaus Jo. Grassi;

Anno 1669, vol. 23, fasc. 27, p. 133: Franciscus Agatius Corapi.

 

Lorenzo Viscido

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