Il prof. Trapasso incontra gli studenti nell’ambito del progetto “Next Generation”

Nuovo incontro nell’ambito del progetto “Next Generation – Costruire il futuro: innovazione e lavoro”, dedicato a studenti di Amaroni, Squillace, Stalettì e Vallefiorita in attività di interazione e confronto con testimonial di aziende ed enti operanti nei settori dell’impresa, dell’innovazione e della ricerca.
Si è svolto a Squillace nella sede dell’istituto comprensivo con la partecipazione del professore Francesco Trapasso, ordinario di Patologia generale all’Università Magna Grecia di Catanzaro e dirigente all’unità operativa di Genetica medica.
Come è nelle linee progettuali dell’iniziativa, il docente ha esordito parlando della sua storia formativa, sottolineando l’importanza di aver potuto frequentare l’Università cittadina. Ha, quindi, avuto l’opportunità di lavorare per molti anni negli Stati Uniti dove ha condotto i suoi studi nell’ambito della ricerca sul cancro. Il docente ha poi descritto il ruolo che le biotecnologie rivestono nella medicina moderna e le promesse terapeutiche che l’ingegneria genetica potrebbe offrire a molte patologie umane fino ad ora considerate incurabili.
L’attenzione dei giovani studenti è dimostrata dalle numerose domande rivolte. Gli studenti, di età dagli 11 ai 13 anni, hanno posto una serie di quesiti riguardanti gli organismi vegetali e gli animali geneticamente modificati, la clonazione, le malattie genetiche umane e le possibilità e i rischi dell’intervento dell’ingegneria genetica sul patrimonio genetico umano trasmissibile alla prole
. Il dirigente del Comprensivo di Squillace Alessandro Carè ha apprezzato la partecipazione attenta degli studenti, oltre alla competenza scientifica e comunicativa del professore Trapasso.
Il progetto Next Generation, ideato e coordinato da Luigi A. Macrì, presidente dell’associazione Focus on e già dirigente scolastico, presenta sedici aziende del territorio che attraverso loro testimonial illustrano la propria azienda, le innovazioni in corso e le prospettive future. Macrì evidenzia «l’aspetto innovativo di questa attività di formazione informale nella quale studenti, preadolescenti della scuola secondaria di primo grado, sono chiamati ad ascoltare ed interagire con esperienze concrete di studio e di lavoro.
Sono semi che piantiamo nelle menti di soggetti che vivono un momento di sviluppo e di crescita psicofisica che sarà determinante per il loro futuro di uomini e professionisti».
Il progetto proseguirà fino a giugno con altri testimonial che porteranno le loro esperienze di studio, di lavoro e di innovazione.
Salvatore Taverniti (Gazzetta dl Sud, 23 marzo 2022)

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