I consiglieri Mungo, Zofrea e Mesoraca uniti per presentare una lista unica

Nel 2019 si erano presentati divisi agli elettori, ma ora si lavora per la formazione di una lista unitaria da proporre alle elezioni comunali del 2024. I consiglieri di opposizione al Comune di Squillace Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, di “Tuttinsieme per Squillace”, e Anna Maria Mungo, di “Squillace in Movimento”, dopo essersi riuniti ed avere  discusso, nei giorni scorsi, con i propri sostenitori, in vista delle elezioni amministrative dell’anno prossimo, si sono incontrati per fare il punto della situazione. 
I tre, avendo ricevuto piena delega da parte dei propri gruppi a lavorare in sinergia anche per il futuro, sono giunti alla conclusione che per risollevare le sorti di Squillace, che loro definiscono «paese ormai in piena decadenza», occorre lavorare per favorire la formazione di una lista unitaria capace di rappresentare, nel modo più ampio possibile, la collettività di Squillace. Mesoraca, Zofrea e Mungo, al termine dell’incontro si sono detti molto soddisfatti ed hanno reso noto di essere già al lavoro per una lista capace di rappresentare tutti i cittadini squillacesi.
«Lavoreremo – hanno sottolineato – con grande impegno in questa direzione, perché è quello che ci chiedono i cittadini onesti che amano la nostra città e il suo progresso, che in questi ultimi nove anni ha avuto un’imperdonabile battuta d’arresto ed il crollo della sua immagine».
Quattro anni fa, nell’ultima tornata elettorale, l’attuale compagine guidata dal sindaco Pasquale Muccari si era imposta con il 34,9%, mentre le due liste di opposizione totalizzarono rispettivamente il 32,6 e il 32,5%. Di soli 54 e 57 voti il distacco tra la lista vincente e le altre due in lizza.
Una divisione che “Tuttinsieme” e “Squillace in Movimento” ora vorrebbero risolvere puntando su una compagine unitaria per cercare di vincere le elezioni previste per la primavera del prossimo anno. Squillace è un comune alquanto piccolo per poter esprimere più di due liste elettorali e la frammentazione del quadro politico-amministrativo non può che nuocere alla qualità dell’azione di chi gestisce la cosa pubblica. D’altra parte, il consigliere Mesoraca, che nel 2019 era il candidato sindaco della sua lista, ha subito preso coscienza di questo, sottolineando nel post-elezione di aver perso per una manciata di voti e parlando, dunque, «di opposizione e non di minoranza, perché assieme ai colleghi dell’altra lista rappresentiamo i due terzi degli elettori squillacesi.
Ciò vuol dire che la maggioranza degli squillacesi, con il voto, ha detto “no” al sindaco uscito dalle urne, e credo che questo sia il dato politico più rilevante delle scorse elezioni comunali». Da tempo, inoltre, i tre consiglieri dell’opposizione sono in netto contrasto con l’amministrazione e non partecipano alle sedute consiliari per via delle «mancate risposte delle maggioranza alle nostre reiterate richieste di convocazione dell’assemblea per discutere di alcune problematiche, nell’interesse dei cittadini».

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud, 22 marzo 2023

I commenti sono chiusi.