Concorso “L’arcobaleno della speranza”

Un concorso per dare forme e colori alla speranza. È quello, denominato “L’arcobaleno della speranza”, che ha promosso l’azienda di prodotti tipici Lanzellotti, di Squillace,  rivolto in particolare ai bambini, chiusi in casa per l’emergenza Covid-19.
Lo scopo di questa iniziativa singolare e avvincente è stato quello di cercare di stimolarli ad utilizzare la loro fantasia e creatività per rappresentare il vissuto del momento, ma anche di dare forma alla speranza del domani. Strumenti di informazione e coinvolgimento sono stati i social con l’hashtag #andratuttobene: sono stati tantissimi i ragazzi che hanno raccolto l’invito dell’azienda Lanzellotti.
Fatto da segnalare: le richieste di partecipazione, in piena sintonia con la società dell’informazione, non ha avuto confini. Sono arrivati oltre 130 disegni, molti dei quali provenienti da diverse regioni italiane, ma anche da Germania, Svizzera e Francia.
Tra le opere partecipanti anche dei disegni realizzati da anziani ospiti in case di cura. Tutte le opere partecipanti al concorso sono visionabili nelle pagine social. Si registrano decine di migliaia di visualizzazioni, ed una parte sono stati esposti dal titolare direttamente sulle vetrine della sua azienda a Squillace Lido.
Ogni concorso che si rispetti prevede dei vincitori e per la scelta dei quadri da premiare si è pensato ad un ampio coinvolgimento popolare. Fino alla mezzanotte di sabato scorso è stato possibile esprimere la propria preferenza. Ai primi tre classificati sono state consegnate delle uova di cioccolato, formato gigante, e tutti i partecipanti hanno ricevuto in omaggio un uovo di produzione artigianale.
Primi classificati sono Giuseppe Pio Carvelli, di 10 anni, di Petilia Policastro, e Sveva Candelieri, di 6 anni, di Montepaone; al secondo posto, Cecilia Spoto, di 12 anni, di Squillace Lido, e Penelope Apa, di 9 anni, di Strongoli; terzo posto per Francesco Scicchitano, di 5 anni, di Amaroni, e per gli anziani della “Casa degli Ulivi” di Fondazione Betania, a Catanzaro. Un’originale ed apprezzata iniziativa che dimostra l’importanza di avere sul territorio aziende non solo orientate verso il perseguimento del giusto profitto, ma anche realtà vitali capaci di investire sull’umano sentire dei cittadini ed in particolare per alleviare i disagi delle persone più fragili.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)

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