Aumentano i giovani che si dedicano all’agricoltura secondo Vincenzo Commisso dell’AIC

«È sempre più cospicuo il ritorno ai campi e alle attività del settore agricolo». Lo sostiene Vincenzo Commisso, presidente della sede zonale autonoma Magna Grecia dell’Associazione italiana coltivatori (Aic) di Squillace. Come si legge nel report 2021 di Coldiretti, circa 56mila giovani in Italia hanno scelto di costruirsi un futuro da imprenditori agricoli investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, all’agriturismo, alle vendite dirette, alle bioenergie e all’economia green, tanto che nascono in media diciotto nuove imprese giovani al giorno.
«Con stupore ed entusiasmo – aggiunge Commisso – appuriamo come la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi abbiano spinto ad uno storico ritorno delle nuove generazioni nelle campagne, luogo ideale in cui esprimere creatività ed attraverso il quale portare un contributo al Paese in un momento in cui le speculazioni, gli accaparramenti e i limiti alle esportazioni mettono a rischio l’approvvigionamento alimentare dei cittadini. Sul piano produttivo emerge come la maggioranza dei giovani imprenditori risulti impegnato nella coltivazione di ortaggi ma una quota importante risulta anche ricoperta dal settore delle coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali e a seguire il settore vitivinicolo.
Le imprese giovani hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili».
Per Commisso, dunque, «un aiuto concreto e tangibile può venire dai fondi europei: il settore primario figura tra quelli maggiormente sostenuti dal Pnrr che destina all’agricoltura risorse per 6,8 miliardi a cui si devono sommare fondi provenienti da progetti trasversali nel medesimo settore.
Un’occasione imperdibile per le regioni del Sud sono le risorse del Pnrr destinate al “Parco Agrisolare” per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale». Importanti anche i progetti dei Consorzi di bonifica calabresi approvati con cui si potranno modernizzare le obsolete reti irrigue.

Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 10 giugno 2023

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