Anche l’Ufficio dell’Agenzia delle entrate a rischio di chiusura, allarme dai comuni vicini

Sembra che la spoliazione progressiva di uffici e servizi sul territorio di Squillace debba riguardare prossimamente anche il locale ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Ricorrono, infatti, in questo periodo con insistenza le voci circa la presunta prossima soppressione (o ridimensionamento) funzionale dell’ufficio squillacese, ubicato in piazza Vescovado.
Il sindaco Pasquale Muccari ha preso carta e penna ed ha scritto ai direttori regionale e provinciale dell’Agenzia delle Entrate, per rappresentare la preoccupazione e l’allarme che serpeggia tra i cittadini, gli operatori economici e la stessa amministrazione comunale, «per le negative ricadute qualora i servizi di prossimità offerti dall’Agenzia delle Entrate dovessero essere spostati o accentrati in altre sedi così come si paventa».
«La preoccupazione – puntualizza i primo cittadino – è tanto più forte se solo si pensa ai disagi cui dovranno andare incontro moltissimi cittadini che usufruiscono dei servizi dell’agenzia così com’è oggi strutturata: si tratta spesso di pensionati o utenti che si vedrebbero costretti ad affrontare viaggi con mezzi del trasporto pubblico spesso inesistenti o precari, oltre che un dispendio di ore per risolvere problemi di natura fiscale ed erariale che allo stato vengono pienamente soddisfatti con puntualità e senza le lunghe file solitamente note negli uffici centrali».
D’altra parte, il Comune di Squillace ha sempre condiviso in modo consapevole l’onere dell’ospitalità dei servizi dell’agenzia in propri locali, dignitosi e funzionali, nel convincimento che tale condizione di supporto potesse e dovesse scongiurare ipotesi di non meglio precisati intendimenti circa la rivisitazione sul territorio nazionale dell’intero apparato delle agenzie.
L’Agenzia delle Entrate di Squillace è al servizio di un vasto territorio che comprende anche Amaroni, Vallefiorita, Palermiti, Stalettì, Montauro e Gasperina, con benefici e ricadute positive che altrimenti sarebbero vanificati in nome di una “spending review” che nella fattispecie non ha ragione di essere consumata.  Il sindaco Muccari, quindi, confida che gli organi competenti vogliano valutare l’appello per scongiurare l’ipotesi della soppressione.

Salvatore Taverniti

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