Nella notte di Halloween, a Squillace lido, accoltellato un ragazzo

Si sarebbe potuta trasformare in tragedia una normale festa tra giovani a Squillace Lido. Uno studente è finito in ospedale con un ferita che sarebbe stata causata da un giovane fuori da una discoteca in cui era stato organizzato un party per la notte di Halloween.
La musica era partita alle ore 23 di lunedì scorso, con tanti giovani presenti per festeggiare una ricorrenza ormai entrata anche nella tradizione italiana. Tutto fila liscio, fino alle ore 3, quando sul lungomare “Odisseo”, fuori dall’area della festa scoppia una lite tra un gruppo di ragazzi.
Ad un certo punto un giovane sui 20 anni, originario del luogo, colpisce al torace un ragazzo di 17 anni, anch’egli di origini squillacesi. Nell’aggressione sarebbe stato utilizzato un oggetto appuntito, che comunque non è stato ritrovato. Qualcuno si accorge che il minore sta perdendo molto sangue e non esita a farlo salire a bordo della sua automobile per condurlo con urgenza in ospedale.
Altri, intanto, chiamano il 118 e allertano i carabinieri. Dopo pochi minuti, sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Squillace e, vista la gravità del fatto, anche il comandante della Compagnia di Girifalco, che ha seguito personalmente le attività di indagine.
A seguito di accertamenti e sentiti i testimoni che hanno assistito all’accaduto ed altre persone informate dei fatti, i militari hanno ricostruito l’episodio, anche se le indagini sono ancora in corso per stabilire i motivi del ferimento che ancora non sono emersi con chiarezza. Nella colluttazione il diciassettenne ha subito una ferita lacero-contusa nella zona toracica.
I medici del pronto soccorso dell’ospedale civile “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro lo hanno immediatamente sottoposto ad un intervento chirurgico ed attualmente è ricoverato in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. L’autore del ferimento, invece, che risulta incensurato, è stato identificato e denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria con l’accusa di lesioni personali gravi.

Salvatore Taverniti

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