Il professore tedesco che riscrisse l’Odissea a Squillace
Armin Wolf è nato a Berlino (Germania) il 12 maggio 1935. Ha insegnato in varie università tedesche ed estere. Docente di Storia medievale presso l’università di Heidelberg e ricercatore presso il Max Planck Institute di Francoforte.
E’ stato un giurista, storico del diritto, saggista e studioso tedesco, noto per i suoi studi anticonvenzionali sull’Odissea di Omero e il suo profondo legame con la Calabria, in particolare con la città di Squillace, da lui considerata una seconda patria e dove dal 1996 ha trascorso parte della sua vita con la moglie Inge . Un legame tanto forte con la città di Squillace che alla morte della moglie ha voluto che le sue ceneri fossero sepolte nel giardino della loro casa a Squillace. Qui trovò un legame affettivo e intellettuale con la terra e il mito, dedicando gli ultimi anni della sua vita allo studio della geografia reale nascosta nell’Odissea.
Squillace lo accolse come suo cittadino e, al fine di completare gli studi su Omero e L’Odissea, l’Istituto di Studi su Cassiodoro ed il medioevo in Calabria, allora diretto dal Prof. Guido Rhodio, lo accolse nella sua sede mettendo a completa disposizione dello studioso la ricca e vasta biblioteca Vivariese.
Sicuramente, dall’alto della collina il prof. Wolf potè ammirare tutta la grandezza e la profondità del Golfo di Squillace e del mar Jonio mentre si dedicava ai suoi studi sul poema omerico e completava l’ultima sua opera letteraria “ Ulisse in Italia, Sicilia e Calabria negli occhi di Omero”.
Il volume, ricchissimo di contenuti (oltre 460 pagine con fotografie, tabelle, immagini a colori e una mappa), è il coronamento di un progetto storiografico durato quasi quarant’anni, durante i quali Wolf ha riletto l’Odissea non come un semplice poema epico, ma come un resoconto storico in versi, basato su un viaggio reale nel Mediterraneo centro-occidentale.
Wolf, attraverso un’analisi minuziosa delle fonti, dei venti, delle correnti e delle descrizioni omeriche, propone una ricostruzione storico-geografica convincente, aprendo nuovi orizzonti negli studi omerici.
Armin Wolf fu uno dei principali sostenitori dell’idea che i luoghi narrati nell’Odissea avessero corrispondenze reali.
Secondo le sue ricerche: la leggendaria Scheria, patria dei Feaci, potrebbe coincidere con l’area di Squillace, la rotta di Ulisse nel Mediterraneo seguirebbe il profilo costiero dell’Italia meridionale, con riferimenti nascosti tra le righe del poema. L’Odissea non è solo un mito, ma un diario di viaggio mascherato, leggibile attraverso una lente geografica.
Le sue tesi, innovative e coraggiose, hanno ispirato dibattiti tra classicisti, archeologi e storici, stimolando l’interesse per una lettura alternativa del testo omerico.
Wolf è stato un autore controverso ma illuminante. La sua visione è stata accolta con interesse da studiosi aperti al confronto interdisciplinare, mentre altri l’hanno considerata troppo audace. Tuttavia, ha avuto il merito di: Ricollegare mito e territorio, rendendo vivo il legame tra testo antico e paesaggio moderno, portare attenzione internazionale su Squillace e sulla Calabria come luoghi del mito reale e inoltre di essere un ponte tra cultura tedesca e tradizione mediterranea.
A Squillace, Armin Wolf è ricordato come un intellettuale gentile e appassionato, che ha dato voce a una nuova visione del mito e ha amato profondamente il territorio. La sua figura merita oggi riconoscimento accademico e umano per la dedizione con cui ha cercato il vero volto del Mediterraneo antico.
- Mellace