Proseguono le manovre per la formazione delle tre liste in campo

«Non rinunciate alla possibilità di unirvi». Mentre a Squillace proseguono le “grandi manovre” per la formazione delle liste in vista delle elezioni della prossima primavera per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, il capogruppo di “Tuttinsieme per Squillace” Oldani Mesoraca, che si trova all’opposizione nell’attuale assemblea comunale, lancia nuovamente l’appello per l’unità. Oltre alla lista della maggioranza uscente, ora guidata dal sindaco Pasquale Muccari, all’orizzonte si profilano altre due liste espressione dell’opposizione che molto probabilmente vedranno candidati alla carica di sindaco rispettivamente Enzo Zofrea e Anna Maria Mungo.
Il consigliere Mesoraca, già candidato a sindaco alle ultime comunali e che ha rinunciato alla sua ricandidatura, non vede di buon occhio la presentazione di due liste separate che possano contrastare quella che sarà guidata verosimilmente dall’attuale vicesindaco Stefano Carabetta, e invoca unità. «Nelle scorse settimane – rileva – ho lavorato perché si giungesse alla composizione di una lista unitaria per poter sconfiggere l’attuale sciagurata amministrazione. Purtroppo, in questa prima fase, non si è giunti a tale conclusione.
Allora, ragionando di politica vera, mi chiedo e chiedo ai due prossimi probabili candidati Zofrea e Mungo: è possibile che in questi anni di opposizione non abbiate capito che solo uniti si vince? Possibile che due validi esponenti di partito, quali voi siete, uno del Pd e l’altra di Fdi, non riusciate a convincervi che solo facendo un accordo, fondato sulla lealtà e sulla condivisione degli obiettivi, potrete vincere?
Possibile che non vi rendiate conto che non potete consentire che Squillace cada ancora più in basso? Possibile che non v’importi nulla del futuro di questa Città?». Secondo Mesoraca, occorre che i due ragionino sul lavoro svolto, sui desideri e sui sogni dei giovani squillacesi, tenendo ben presente e chiara la responsabilità che i due probabili candidati hanno e porteranno sulle spalle, anche dopo il voto, nel bene e nel male, qualunque sarà il risultato elettorale.
«Possibile – insiste il capogruppo di Tuttinsieme – che non vogliate capire che nei momenti di difficoltà le bandiere dei propri partiti non si devono ammainare e chiudere nel proprio seminato, ma devono trovare maggiore impulso per unirsi e lottare assieme? Mi auguro che troviate il tempo di darvi una risposta, se lo riterrete opportuno, a queste domande che, credo, siano quelle che la maggioranza dei cittadini vi vorrebbe porre, se ne avesse la possibilità. Questo vuol dire fare politica seriamente e lavorare per quello che il sempre attuale filosofo cattolico Jacques Maritaine, già alla fine dell’Ottocento, definiva il bene comune».

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 14 ott 2023

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