15 gennaio 2013 – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo consiliare di minoranza al Comune “Squillace Nuova”

 

COMUNICATO STAMPA – Rifiuti: continuano i disagi per i cittadini Continua anche a Squillace l’emergenza rifiuti che da diverse settimane vede strade stracolme di immondizia depositata da diverse settimane determinando situazioni di degrado e di evidente disagio per gli abitanti.
Sono diverse le aree, in particolare nel quartiere di Squillace lido, in cui i cumuli di rifiuti solidi urbani hanno superato il livello di guardia al punto da diventare un serio pericolo per la salute dei cittadini.
Siamo consapevoli delle difficoltà in cui versa la regione Calabria nel settore dei rifiuti, nonostante i decenni di gestione commissariale.
Tuttavia non possiamo nascondere i limiti dell’azione dell’amministrazione comunale di Squillace. Il nostro, infatti, è uno dei pochi comuni della regione a non aver avviato la raccolta differenziata, pur avendo disponibili dei fondi regionali finalizzati.
Tale inerzia ed incapacità è dannosa sia per i forti ritardi accumulati nell’avvio di un sistema di raccolta richiesto dall’unione europea ma anche per non aver investito in quella nuova cultura della gestione dei rifiuti che rappresenta l’unica strada praticabile per poter tutelare l’ambiente per le future generazioni.
Altro grosso e colpevole ritardo consiste nella mancanza di un’isola ecologica.
Dopo tanti anni la giunta Rhodio è riuscita solo ad individuare un sito ,la cui collocazione a nostro giudizio è del tutta inadatta in quanto insiste sullo svincolo della nuova 106.
La possibilità di fare riferimento ad un’idonea isola ecologica avrebbe rappresentato per queste emergenze, purtroppo sempre più frequenti, un prezioso ausilio.
Per cercare di affrontare in maniera più concreta ed efficace il tema dell’emergenza spazzatura , proponiamo alcune soluzioni facilmente praticabili: individuazione di un sito intercomunale, possibilmente dotato di apposti container,per l’allocazione temporanea dei rifiuti prodotti nei diversi comuni, in attesa di essere convertiti nelle apposite discariche; creazione di un tasck force per la definizione e gestione di un piano di emergenza, possibilmente anche con il supporto della protezione civile.

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