Scaduta la convenzione con la società “I Giardini di Hera”, il comune pensa ad un nuovo bando

La Giunta comunale di Squillace, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, ha deliberato di incaricare l’ufficio affari generali per l’adozione dei provvedimenti necessari per l’individuazione dell’ente gestore del castello normanno-svevo attraverso cui condividere il rafforzamento delle strategie di sviluppo del settore turistico.
Non è dato sapere se sarà fatto un bando, un avviso, una manifestazione d’interesse o altro provvedimento per individuare l’organismo che dovrà gestire l’importante monumento storico dopo la scadenza della convenzione stipulata con la società “I Giardini di Hera”, già prorogata nell’ambito degli atti adottati a seguito dell’emergenza sanitaria del 2020. «La nostra amministrazione comunale – sottolineano gli amministratori – è da anni impegnata in strategie di sviluppo turistico incentrate sulla valorizzazione dei beni storico-culturali e monumentali, fra i quali il castello normanno-svevo rappresenta l’icona maggiormente identitaria.
La gestione dei beni culturali necessita di servizi di accoglienza e di promozione turistica erogati da enti di comprovata qualità mediante i quali aumentare il grado di attrattività turistica con il consequenziale incremento delle presenze di turisti e visitatori in tutti i mesi dell’anno». Naturalmente si dovrà fare presto visto che la stagione estiva è alle porte con l’arrivo di numerosi visitatori e turisti.
«L’imminenza della stagione estiva – sono convinti sindaco e assessori – impone l’adozione di atti finalizzati ad assicurare la più efficace e funzionale gestione di uno dei più conosciuti beni storico-monumentali della città di Squillace». Oltre alla predisposizione di un adeguato piano di gestione, chi sarà chiamato a gestire il monumento dovrà garantire certamente l’orario di apertura del castello tutti i giorni dell’anno con tutti i servizi che attualmente sta svolgendo con attenzione la società “I Giardini di Hera”.
Il castello, detto “dei Borgia”, è il principale monumento di Squillace. Era un’opera militare di difesa e nello stesso tempo di residenza dei signori del tempo. Oltre alla sala degli stemmi e al piccolo museo interno, la maggiore attrazione del castello consiste nella sala dei guerrieri, dove sono esposti gli scheletri dei due guerrieri del 1200 rinvenuti nel corso della campagna di scavi archeologici del 1994. Ma anche le scoperte della successiva campagna di scavi hanno dato importanti risultati sulla ricerca sui luoghi di Cassiodoro e sulla Squillace bizantina e altomedievale.
Si tratta del ritrovamento di una necropoli risalente al VI-VII secolo, al di sotto della fase normanna del castello. Interessante il rinvenimento di una brocchetta, che permette di datare la necropoli al delicato periodo di transizione tra la tarda antichità e l’Altomedioevo, che costituisce la certezza archeologica della presenza di un insediamento bizantino sulla sommità del colle di Squillace, evento di grande importanza che fornisce un fondamentale tassello nella ricostruzione della storia di uno dei territori più importanti della nostra regione.

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 13 aprile 2024

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