Gregorio Samà,squillacese doc, è scomparso all’età di 59 anno nel 2024. Conosciuto come Rino, è stato una figura straordinaria, un vero genio poliedrico nato a Squillace ma presto trasferitosi al Nord. Nonostante la sua formazione in Scienze Informatiche e il successo professionale (come la creazione di un programma di gestione d’impresa che attirò l’interesse della Regione Calabria), la sua più grande passione è sempre stata l’arte magica.

Fin da bambino si esibiva nei teatrini di Squillace, affascinando il pubblico con le sue performance. Nel corso degli anni, divenne un ricercatore, studioso e creatore di effetti magici, lasciando un’eredità importante nel mondo dell’illusionismo. Tra le sue opere ci sono:
Due monografie magiche: “Giochi magici con il musty-finger” e “Trilogia magica”.
Numerosi articoli pubblicati su “Magia Moderna” (rivista del Club Magico Italiano) e altri periodici.
Effetti magici originali, alcuni distribuiti anche all’estero, come “Magic Billiards”, “Deland’s Automatic Playing Cards”, “Psi Color Deck” e molti altri.
Ma Rino non era solo un mago: parlava coreano, scriveva poesie e canzoni, era disegnatore e scrittore, sempre umile e altruista. Un altro suo grande contributo fu la ripubblicazione dell’opera completa di Salvatore Cimò, sacerdote gesuita e autore di un’enciclopedia magica in 14 volumi, oltre a un volume biografico dedicato allo stesso Cimò.
Poco prima della sua scomparsa, pubblicò altri due libri: uno studio su Carlo Rossetti e una ristampa dei suoi testi fondamentali, “Magia delle carte” e “Il trucco c’è, ma non si vede”.
Oggi, grazie alla donazione della sua famiglia, il Museo della Magia di Cherasco (Cuneo) ospita le sue opere, i suoi giochi e i suoi libri, garantendo che il suo ricordo continui a ispirare le nuove generazioni di maghi.
Un vero maestro dell’illusionismo, ma soprattutto una persona generosa e brillante, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura magica italiana.