Sono 18 i volontari per il servizio civile selezionati dal Centro studi Futura di Squillace

Diciotto giovani volontari saranno presto impiegati in tre progetti del servizio civile universale.
Lo fa sapere il responsabile del Centro studi Futura di Squillace Enzo Zofrea che ha seguito le procedure di selezione di decine di giovani.
«È sempre bello – afferma – vedere i giovani del nostro territorio che si apprestano, grazie al servizio civile, ad entrare per dodici mesi nei luoghi di interesse comunali o al fianco degli anziani». L’avvio del servizio civile è previsto per il prossimo mese di maggio e, al riguardo, i selezionati riceveranno apposita comunicazione. Secondo quanto reso noto, gli idonei non selezionati potranno comunque subentrare qualora qualcuno dei selezionati dovesse rinunciare a prendere servizio oppure dovesse interromperlo entro i primi quattro mesi dall’avvio.
Al verificarsi di tali eventualità, l’associazione Futura provvederà a far scorrere la graduatoria e a convocare per iscritto i candidati subentranti. «Grazie al servizio civile – sottolinea Zofrea – ai giovani in possesso dei titoli richiesti verrà offerta l’opportunità di una nuova esperienza, accrescendo così non solo il proprio bagaglio personale e culturale, ma anche la possibilità di poter arricchire le loro esperienze e i loro curriculum».
Il servizio civile, infatti, consente di ottenere i crediti formativi da spendere nel corso degli studi universitari; conseguire un attestato di partecipazione al servizio civile; avere il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite e il riconoscimento del servizio ai fini del trattamento previdenziale. L’esperienza svolta sarà valutata nei concorsi pubblici con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato nella pubblica amministrazione e può valere come titolo di preferenza.
Nello specifico, i progetti di servizio civile universale che si svolgeranno a Squillace sono “Assistenza e prevenzione delle dipendenze come contrasto al disagio giovanile”, “La biblioteca come luogo resiliente nella comunità, presidio di inclusione” e “Assistenza e prevenzione come contrasto al disagio adulto”, per sei posti ciascuno.
Le attività avranno la durata di dodici mesi, mentre il compenso è di circa 440 euro mensili, generando un indotto di circa 100 mila euro che a cascata avrà ricadute positive su tutta la comunità locale. «Speriamo – conclude Zofrea – che il prossimo anno saremo in grado di aumentare il numero dei posti a disposizione per i progetti di servizio civile sul tema delle politiche giovanili».

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 31 marzo 2023

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