Un incendio a Squillace Lido nella pineta di proprietà privata

Un incendio che ha creato non poco scompiglio si è verificato per cause in corso di accertamento, domenica 24 maggio intorno alle 15.00, a Squillace Lido, nella pineta di proprietà privata. Il fuoco sarebbe partito, forse accidentalmente, dalla zona nei pressi del secondo passaggio a livello, in via Aiace. Alimentato dal forte vento è giunto fin quasi alla struttura ancora in corso di realizzazione del chiosco-bar “Settimo Miraggio”, posta sul lato nord del lungomare e che in estate viene attrezzata con tavolini e panche all’aperto. Lungomare e spiaggia domenica erano popolati di gente, per via del giorno festivo. Per fortuna, il chiosco in legno che i proprietari avevano finito di montare proprio ieri, non è stato intaccato dalle fiamme, anche perché vi erano loro stessi sul posto ed hanno allertato il 115. Nel frattempo, con mezzi di fortuna hanno impedito che il rogo bruciasse la loro struttura. Le fiamme, però, oltre ad avere interessato alberi, sterpaglie e macchia mediterranea nel percorso lineare verso il litorale, hanno distrutto un baracchino in legno che d’estate funge da biglietteria per un parcheggio per automobili e roulotte di pertinenza dello stesso bar “Settimo Miraggio”. Nella stessa casupola era stipato diverso materiale d’arredo del vicino chiosco-bar, tra cui tavolini e panchine, che è andato completamente distrutto insieme alla struttura. La parte di pineta interessata dal rogo è situata verso nord del lungomare “Odisseo”. L’incendio ha interessato un’ampia area lineare della pineta che costeggia la strada che dalla statale 106 conduce al lungomare e alla spiaggia. Sulla stessa arteria vi erano parcheggiate diverse auto di bagnanti che ieri si trovavano in spiaggia e che sono accorsi subito sul posto per spostarle ed evitare ulteriori danneggiamenti. Per fortuna non si sono registrati danni a persone. Sul luogo sono intervenute due autobotti e un altro piccolo mezzo dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catanzaro. I pompieri hanno lavorato diverse ore per avere ragione delle fiamme. Le operazioni di spegnimento, tra l’altro, sono state rese difficili dal forte vento che spirava da ponente.Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)

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