Sostegno alle Persone disabili a Squillace: il Progetto “Ability Care”

Il Comune di Squillace ha  approvato un importante progetto finalizzato al supporto delle persone disabili di età superiore ai 18 anni che risiedono nel territorio comunale. L’assessora alle politiche sociali, Francesca Caristo, ha annunciato l’apertura delle iscrizioni per l’intervento rivolto a individui titolari dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/92, che non siano già frequentanti strutture diurne.
Il programma, denominato “Ability Care”, si propone di offrire gratuitamente ai beneficiari un servizio di trasporto, accoglienza e attività laboratoriali, svolte con cadenza settimanale da lunedì a venerdì, dalle ore 9.30 alle 12.30, in una struttura convenzionata. Per poter partecipare, è necessario presentare la domanda entro le ore 12 del 24 ottobre. Il modulo di iscrizione è disponibile presso gli uffici comunali, oltre ad essere scaricabile dall’albo pretorio.
L’assessora Caristo sottolinea l’importanza di questo progetto, definendolo un’iniziativa che va oltre il semplice supporto assistenziale. “Ability Care” è concepito per promuovere un coinvolgimento diretto e attivo delle persone disabili, mirato a sviluppare le loro competenze e la loro autonomia. Nonostante la dotazione finanziaria limitata, l’amministrazione comunale ha deciso di attivare immediatamente questo percorso pilota, con l’auspicio di ampliare ulteriormente il progetto in futuro mediante l’acquisizione di fondi aggiuntivi e la creazione di collaborazioni con enti e associazioni locali.
Secondo quanto dichiarato dall’assessora, “Ability Care” si pone come obiettivo quello di diventare un punto di riferimento e un modello replicabile per il sostegno alle persone disabili, affinché ogni partecipante possa sviluppare una maggiore fiducia nelle proprie capacità e migliorare le proprie relazioni sociali.
“La nostra iniziativa rappresenta un’opportunità concreta – conclude Caristo – volta a valorizzare le capacità, l’autonomia e le relazioni delle persone disabili, coinvolgendo attivamente le famiglie, le associazioni e le istituzioni in una rete di solidarietà”.

Lascia un commento