Ruggero Mauro: “Parziale, lacunosa e tardiva” la risposta dell’assessore Passafaro

“Parziale, lacunosa e tardiva”. Così il consigliere comunale di minoranza Ruggero Mauro definisce la nota dell’assessore  ai Lavori pubblici di Squillace, Domenico Passafaro, con cui ha risposto ad alcune interrogazioni avanzate nei mesi scorsi.
L’assessore Passafaro, rispondendo a Mauro, ha affermato che il rilascio del certificato di agibilità per la struttura di una casa d’accoglienza è avvenuto a settembre scorso; che sugli immobili di cui Mauro ha chiesto l’accesso agli atti si stanno svolgendo controlli edilizi capillari e, in merito ad alcuni, sono state già elevate sanzioni amministrative; e che agli operai della ditta di gestione della raccolta dei rifiuti sono stati pagati gli stipendi di giugno e luglio direttamente dal comune, in sostituzione della stessa azienda. Mauro, però, si ritiene insoddisfatto, aggiungendo di attendere ancora un riscontro definitivo a tutte le sue richieste.
Lo stesso consigliere di minoranza ha reso noto di aver chiesto al sindaco, all’assessore Passafaro e al segretario comunale notizie sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, affidato di recente ad una ditta della provincia di Bari, «che costa alla collettività oltre mille euro al giorno, senza che venga effettuata la raccolta differenziata». «Praticamente – spiega Mauro – paghiamo il doppio di quanto pagavamo alla ditta precedente per avere lo stesso servizio».
In seguito ad una ordinanza contingibile e urgente del sindaco, infatti, il servizio di raccolta rifiuti, dal 1° settembre e per sei mesi, è stato affidato all’azienda “Sieco”, per oltre 35 mila euro mensili. Il consigliere chiede agli amministratori di conoscere «quali sono le situazioni di eccezionale e urgente necessità alla base dell’ordinanza sindacale; quale organo tecnico ha effettuato la quantificazione della somma mensile da corrispondere e secondo quali criteri; e se la ditta subentrante ha provveduto ad assumere i lavoratori in servizio con la precedente azienda».

Salvatore Taverniti

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