Interrogazione dl’ex sindaco Muccari sulla gestione della Riserva scolacium ZSC

“La scorsa settimana ho presentato un’interrogazione ufficiale al Comune di Squillace in merito alla gestione della Riserva Scolacium ZSC. Ho accolto con estrema gratitudine e valutato con attenzione, le segnalazioni dettagliate derivanti dalle denunce dell’O.P.A.T. (Osservatorio Permanente Ambiente e Territorio) in merito agli abusi al nostro territorio avvenuti nel novembre del 2024, che hanno visto il sequestro dei mezzi alla ditta del cantiere “forestale” e il blocco dei lavori della ditta appaltante”. Così in una nota l’ex sindaco di Squillace Pasquale Muccari.

“Il mio, oltre a essere un atto “politico” è anche un atto dovuto alla collettività che ho “servito” in quanto amministratore dal 1985 a tutt’oggi. E’ arrivato il tempo che il comune di Squillace esca dalle ottiche da provincia della provincia del regno e che si accorga di appartenere a circuiti ben più ampi, nei quali il rispetto e la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche sono valori collettivi di sviluppo nei quale investire

Non c’è più spazio per squallide rivendicazioni e regalie a privati… Dovremmo solo ringraziare Madre Natura di avere così’ tanto all’interno del nostro territorio, in termini di risorse e biodiversità…un tesoro così prezioso che ha attirato l’attenzione dell’Unione Europea che ha riconosciuto questo patrimonio un’oasi naturale da proteggere e valorizzare nel 2018.
Ed è davvero intollerabile che nel 2025, ancora persistano dinamiche tardo medievali di soprusi e rivendicazioni…non si può lottizzare in una riserva naturale riconosciuta dall’Unione Europea, soprattutto se queste lottizzazioni risultano essere appannaggio di privati che accampano da sempre diritti senza averne nessun titolo.
A Squillace non ci sono più principi, baroni, marchesi, vassalli e il medioevo è trascorso da tempo. E non ce lo chiede solo l’Europa. Da ex sindaco, padre e nonno il mio interesse e quello di tutti i miei sostenitori, dovrebbe essere il pensiero dell’eredità che lasciamo a quelli che verranno dopo di noi…Che Squillace immagiamo per i nostri eredi/discendenti?
Un luogo sotto scacco di privati insaziabili o una comunità che gestisce il benessere collettivamente e vive attraverso progetti di sviluppo in accordo e valorizzazione con le risorse ricevute in abbondanza dalla Natura? Si, perché le oasi, le riserve, i parchi, non sono luoghi all’interno dei quali non è possibile “fare turismo”, ma realtà che producono “nuove forme” di introiti e flusso di visitatori, che la nostra cittadinanza deve imparare a coltivare e a sviluppare. La palla adesso è nelle mani del nostro sindaco Zofrea, il cui tempo per rispondere alla mia interrogazione, non è eterno.

In seguito alla sua risposta, deciderò come procedere la mia battaglia che non sono più solo a combattere… (come quando denunciai nel 2019 il tentativo di lottizzazione di 120.0000 metri quadri ad opera della società Rive del Principe di Lucifero & C.)”. 

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