Il Comune impiegherà i percettori del reddito di cittadinanza

Da domani (12 aprile) sarà avviata l’attività operativa legata alla misura del reddito di cittadinanza. Si tratta dei cosiddetti “Puc”, i progetti di utilità collettiva nell’ambito dei quali vengono impiegati i percettori del reddito di cittadinanza.
Lo annuncia il sindaco Pasquale Muccari il quale rende noto che la relativa istruttoria è stata seguita dall’assessora comunale ai servizi sociali Rosetta Talotta. Saranno coinvolti dodici beneficiari del reddito, che saranno inseriti nei progetti denominati “Curiamo il nostro comune”, “Mi prendo cura degli anziani” e “Nel passato il futuro di una collettività”. Il primo riguarda la manutenzione di spazi e verde pubblico, il secondo l’assistenza domiciliare leggera agli anziani e il terzo la tutela dei beni monumentali. «Com’è noto – spiega l’assessora Talotta – i progetti di utilità collettiva prevedono l’utilizzo, nel contesto del patto per il lavoro e per l’inclusione sociale, pena la decadenza dal beneficio, dei percettori del reddito di cittadinanza, che sono stati convocati dal centro provinciale per l’impiego per firmare il patto per il lavoro».
«A Squillace – aggiunge Talotta – vi sono circa 120 percettori di reddito di cittadinanza, inclusi coloro, anziani e disabili, che percepiscono la misura come integrazione alla pensione minima. Quindi, non tutti sono obbligati a prestare la loro attività: l’idoneità e l’obbligo vengono stabiliti dal centro per l’impiego.
Per ora si parte con i primi dodici lavoratori, in seguito ne arriveranno altri». In ogni caso i progetti che saranno avviati costituiscono un’opportunità di crescita e di inclusione sociale per i beneficiari, ma costituiscono anche un vantaggio per l’intera comunità che fruirà di servizi importanti.
«Penso – sottolinea la Talotta – soprattutto al progetto “Mi prendo cura degli anziani”, nell’ambito del quale vengono erogati diversi servizi di assistenza come il supporto nell’acquisto e consegna di beni di prima necessità, nell’attività di disbrigo pratiche amministrative presso sportelli pubblici o per azioni finalizzate alla socializzazione e per spostamenti extra abitative. Abbiamo lavorato, nonostante l’emergenza sanitaria, per la definizione di questi progetti e per completarne l’iter. Ora finalmente si parte».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 11 aprile 2021)

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