Giuseppe Olivadoti

Nasce  a Squillace il 7/12/1924 . Compie gli studi classici presso il nostro Seminario vescovile,che in quel periodo rappresentò un faro di cultura per l’intera regione. E ’  appassionato cultore di letteratura calabrese e collabora a  riviste di  carattere letterario e a numerosi periodici.
Esperto nelle lingue latina e greca ha composto numerosi carmi di diverso genere, tanto da essere insignito , nel 1987,   della “ magna laus “ nel Certamen Catullianum , ambitissimo premio internazionale.
Ha dedicato gran parte dei suoi scritti a Squillace, con il fine di porre in risalto e valorizzare la nostra Città , non solo in campo  regionale ma  anche a livello nazionale ed internazionale,  apportando  un contributo culturale sotto molteplici aspetti.
I suoi scritti: Terra natia , silloge di poesia dedicata a Squillace, Tra la gente e le cose di Squillace rappresentano in maniera evidente  un inno per la  città e la sua gente, un  vademecum che ogni squillacese dovrebbe portare con sé.
E’ stato il primo studioso a porre in risalto il rapporto tra Giovanni Verga e la città di Squillace.
Il romanzo verghiano “ I carbonari della montagna”  , viene ambientato interamente nel castello e nel suo territorio, di conseguenza inserendo la nostra città nella storia della letteratura italiana.
Un secondo spunto letterario è  quello di aver dimostrato la relazione esistente tra il racconto del  lupo di Gubbio, noto racconto sulla vita  di S. Francesco e quello, antecedente, del  lupo di Squillace  che avvenne circa un secolo prima del racconto francescano.
Dobbiamo ad Olivadoti la ricerca sulla “La tradizione musicale di Squillace “ che comprende un arco di tempo di oltre 50 anni, la ricerca fatta sui mulini, nonché  il profilo storico-letterario su Cassiodoro ed  il profilo critico-storico su Guglielmo Pepe .
Tra gli altri scritti: Inni sacri, in cui emerge il profondo senso di religiosità,  Pagine sparse , permeato d’amore ed attaccamento per la sua Squillace ,  Luci dell’anima: poesia in lingua di argomenti vari, storia, letteratura, amore.

A cura di Agazio Mellace

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