“Cer” comunità energetiche rinnovabili sul territorio di Squillace

Due le candidature ricevute entrambe ritenute idonee in seguito alla  manifestazione di interesse per svolgere il ruolo di soggetto facilitatore ed erogatore di servizi per la costituzione delle “Cer” comunità energetiche rinnovabili sul territorio di Squillace. Si tratta delle società “Ormus Consulting” ed “E6 Energia”. A Squillace, dunque, si punta alla costituzione delle cosiddette “comunità energetiche rinnovabili”. Sono quelle entità legali che permettono ai propri membri di consumare l’energia prodotta dagli impianti di energia rinnovabile della stessa comunità.
Una proposta che lo scorso anno aveva lanciato il consigliere comunale squillacese Giuseppe Facciolo e che la Giunta aveva fatto propria. L’obiettivo è quello di permettere ai cittadini di creare forme innovative di aggregazione nel campo dell’energia per apportare vantaggi per i singoli e la comunità, sia economici sia di qualità della vita, e di erogare servizi sul territorio. Un decreto legislativo del novembre 2021, che ha recepito le direttive europee, definisce strumenti, meccanismi, incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico necessari per il raggiungimento degli obiettivi di incremento della quota di energia da fonti rinnovabili.
Il Comune di Squillace intende attivare modelli innovativi di sviluppo territoriale basati sull’energia. Si parte con la costituzione delle comunità energetiche e, nelle intenzioni dell’amministrazione ci può essere anche la concessione dei diritti di superficie sul proprio patrimonio ritenuto funzionale allo scopo associativo; l’utilizzo degli impianti di produzione energetica di proprietà comunale ai fini della loro costituzione; l’opportunità di partecipare alla realizzazione di una rete tra comuni, anche attraverso la costituzione di appositi consorzi.
Le comunità energetiche, aggregando utenze private e pubbliche, peraltro, favoriscono la costituzione di una infrastruttura tecnologica abilitante. Le comunità si proporranno come progetti pilota utili ad acquisire un adeguato livello di know-how con la finalità di poter replicare l’esperienza ed estenderla all’intera comunità squillacese e al territorio nel suo complesso. Si tratta insomma di un modello innovativo di gestione dell’energia che comporterà un grosso risparmio per le famiglie e per lo stesso Comune che ogni anno paga diverse centinaia di migliaia di euro per spese di energia elettrica.

Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 19 aprile 2023

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